DUOMO DI PORTOFERRAIO
(Undicesima parte)
In alcune nicchie ricavate nel muro perimetrale sono collocate sculture, statue di santi e sante: S Rita,Sacro Cuore di Gesรน,S. Antonio da Padova,S. Giuseppe,S. Rocco.
STATUA DI S. RITA
La statua di S. Rita (autore ignoto sec. XVIII alt 120 cm ) รจ in legno scolpito e dipinto .La santa in abito monacale nero sorregge nella mano sinistra un crocifisso mentre nella destra ha un rosario.
Non sembra essere in buon stato di conservazione forse meriterebbe un restauro.
STATUA DEL SACRO CUORE DI GESUโ
La statua del sacro cuore di Gesรน รจ in gesso (autore ignoto alt 126 cm ) ritrae Gesรน in veste bianca e velo rosso sulla testa: classica iconografia con cui si indica il cuore di Gesรน.
STATUA DI S. ANTONIO DA PADOVA
Quella di S. Antonio da Padova รจ una statua in legno scolpito e dipinto (autore ignoto alt 126 cm)che ritrae il santo il quale tiene sul braccio destro il Bambino seduto su un libro.
Un grosso cordone bianco si annoda alla vita sopra il vestito nero.
STATUA DI S.GIUSEPPE
S. Giuseppe รจ rappresentato con una statua in gesso (autore ignoto alt 138 cm). Eโ ricoperto da una veste blu con decori color oro con sopra un mantello rosso anche esso con decori in color oro. Nella mano destra sorregge Gesรน Bambino che ha una veste bianca ed in testa una corona .
Il Bambino tiene in mano una sfera che rappresenta il mondo.
STATUA DI S. ROCCO
Un statua scolpita in legno e policramente dipinta (autore ignoto alt 70 cm) rappresenta S Rocco che รจ in atteggiamento di chiedere elemosina .Ha accanto il cane che la tradizione popolare chiama โresteโ.Quando nel sec XIV il santo di origine francese venne in Italia pellegrino si adoperรฒ allโassistenza dei malati affetti dal male contagioso โ(la peste).
Lui stesso colpito dalla malattia per non essere di peso a nessuno si isolรฒ e riuscรฌ a sopravvivere con quel poco che ogni giorno un cane randagio gli procurava: รจ il cane โresteโ. Eโ statua con una piccola storia.Fu ordinata per la chiesa suburbana di S. Rocco ,da questa passรฒ a quella del Carmine e da qui infine dove ora si trova.
MARCELLO CAMICI