[COLOR=darkblue][SIZE=2] GIORGIO MONACO È STATO UN GRANDE ARCHEOLOGO. INACCETTABILI ALCUNE ‘GENTILEZZE’ CONTRO DI LUI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/giove.JPG[/IMGSX] In internet c’è un video abbastanza recente in cui l’architetto Silvestre Ferruzzi rivolge inaccettabili ‘carezze’ al prof. Giorgio Monaco, un grande studioso che alla tutela e alla valorizzazione dei beni archeologici dell’Elba ha dedicato gran parte della sua vita.
Le locuzioni negative e i travisamenti propalati dal Ferruzzi costituiscono di fatto una forte sottovalutazione delle capacità professionali e scientifiche del prof. Giorgio Monaco. Dapprima ho tentato di ignorarli ma poi, sollecitato dalla stima verso l’operato di Monaco e dal ricordo degli intensi momenti di scavo e di ricerca con lui condivisi in tutta l’isola, ho cambiato idea.
La registrazione si apre con l’architetto Ferruzzi che, sulla cima del Monte Giove, sale in cattedra per una lezione di archeologia a un gruppo di seguaci.
Trascrivo il pensiero di Ferruzzi: “Giorgio Monaco era anche il Soprintendente alle Antichità d’Etruria...parliamo del 1959...I tempi erano quelli che erano, non c’era consapevolezza archeologica, all’epoca si cercava in modo ancora un po’ ottocentesco di trovare il reperto bello non il reperto significativo anche brutto... Quindi che cosa fece Giorgio Monaco? Senza tante storie chiamò una decina di marcianesi armati di zappe di picconi e di pale, senza ovviamente nessuno scavo stratigrafico, così, e fecero una trincea vera e propria”.
Osserviamo meglio le ‘giovialità’ mostrate dal Ferruzzi:
1 - “I tempi erano quelli che erano, non c’era consapevolezza archeologica”: Suvvia, si informi il Ferruzzi: i tempi erano quelli di Luisa Banti, Nino Lamboglia, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Silvio Ferri, Giovanni Pugliese Carratelli, Massimo Pallottino, Giovanni Lilliu, Antonio Mario Radmilli, Paolo Enrico Arias, Enrico Paribeni, Doro Levi, tanto per citare i primi grandi archeologi che mi vengono in mente.
2 - “all’epoca si cercava in modo ancora un po’ ottocentesco di trovare il reperto bello non il reperto significativo anche brutto”. In realtà Monaco ha sempre raccolto e schedato tutti i manufatti, belli o brutti, che venivano alla luce. Se il Ferruzzi si fosse preso la briga di recarsi nei depositi archeologici, si sarebbe accorto che a Monaco non sono sfuggiti nemmeno i reperti più minuti e apparentemente insignificanti. E avrebbe così evitato di indirizzargli ‘piacevolezze’ assurde.
3 - Ed ecco un’altra ‘gentilezza’ inutile e priva di fondamento: “Senza tante storie...senza ovviamente nessuno scavo stratigrafico, così...”. Ma dai...: così come? alla buona? dove colgo colgo? senza nessuna attenzione al delicato intervento che si stava effettuando? Si tratta di un’affermazione intollerabile, densa di spropositi e di mancanza di rispetto, per di più rivolta a una persona scomparsa e che non può difendersi. È opportuno sottolineare che Monaco si era formato alla prestigiosa Scuola Archeologica di Atene e aveva al suo attivo decine e decine di scavi in Italia e all’estero. È noto, inoltre, quanto fosse preparato in metodologia della ricerca archeologica. Ne è testimone anche il sottoscritto, che ha avuto l’onore e la fortuna di scavare con lui grotte e capanne preistoriche alla Madonna del Monte. La verità è che a Monte Giove Monaco controllò minuto per minuto gli operai marcianesi indirizzando con finalità stratigrafico/scientifiche ogni loro colpo di piccone e ogni loro atto. Oggi, ovviamente, le tecniche di scavo sono più raffinate rispetto a 60 anni fa, ma non c’è dubbio che Monaco abbia utilizzato al meglio le conoscenze del suo tempo, che già prevedevano accorgimenti di tipo stratigrafico.
L’architetto Silvestre Ferruzzi è giovane: gli auguro di apprendere quanto prima che mentre le critiche scientifiche motivate, verso chiunque, sono sempre accettabili e talvolta doverose, al contrario è da respingere con forza ogni forma di discredito. Tanto più se, come in questo caso, è del tutto ingiustificata e fuori luogo.
Michelangelo Zecchini
L'articolo citato si può vedere al seguente link
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