BREVI CONSIDERAZIONI SUI PROPRIETARI DI SECONDE CASE
Di fatto, in tutte le localitร prettamente turistiche vi sono proprietari di seconde case, vuoi perchรจ le hanno acquistate o ereditate dai parenti, nativi e non, ovvero nati e vissuti all'Elba che per motivi di lavoro sono stati costretti a lasciare la propria terra, anche con dispiacere, e desiderano tornarci spesso.
Questi proprietari sono gli unici che versano l'IMU, che รจ uno dei piรน importanti gettiti a favore del Comune e dei suoi residenti.
Versano anche gli importi relativi alla TARI, anche se di fatto la produzione dei rifiuti รจ limitata a pochi mesi all'anno, e nella maggior parte dei casi non hanno riduzioni di tariffa per i minori consumi.
Le utenze, in particolar modo quelle elettriche, hanno un costo a kw/ora piรน elevato, come se la corrente che arriva alle loro case sia prodotta a costi maggiori rispetto a quella che arriva nelle case dei residenti abituali (circa 300,00 euro fisse all'anno per utenze a consumo zero).
Hanno mutui da pagare.
Sono quelli che fanno si che i manutentori locali (muratori, elettricisti, idraulici, falegnami, vetrai, ecc......), abbiano un bel lavoro da fare ogni anno.
Sono anche quelli che usufruiscono in maniera maggiore anche dei locali della zona (agenzie, ristoranti, pizzerie, market, ecc....), facendo si che possano essere assunti anche i "lavoratori stagionali", con il conseguente loro reddito e ricaduta anche sul territorio, e fanno girare i negozi locali.
Gli investimenti fatti sul territorio comunale derivano in larga parte dalle loro tassazioni, che poi godono per pochi mesi.
I loro costi di acquisto (generi alimentari ed altri), in molti casi sono fatti ad importi superiori ai "locali".
Se locano le loro abitazioni regolarmente, pagano anche l'Irpef.
Si potrebbe dire ancora molto su queste persone che insieme ai turisti "normali" forniscono reddito al territorio, ma ora vengo al punto:
Tenuto conto di quanto sopra, รจ normale che non possano andare nelle loro proprietร , a meno che, siano malati "reali" e quindi sottoposti ad alcune misure di contenimento, come in analoga condizione si trovano gli abitanti residenti nel luogo?....o se ne vanno a giro contagiando a destra e a manca rischiando di rimanere bloccati in quarantena in grosse difficoltร nella seconda casa?
Il virus viaggia anche con le cose, non solo con le persone, quindi le merci che arrivano come sono......tutte rigorosamente esenti da virus?
L'art. 120 della costituzione, con le sue competenze ed incompetenze parla chiaro, e non sto qui a ripeterlo.
I sindaci dei Comuni interessati, visto che i beni sono "condizionati" nel loro utilizzo, sarebbe auspicabile (dato che l'IMU รจ legata alla specificitร del territorio), fino a quando la disponibilitร libera e completa รจ condizionata dal virus, riducano sensibilmente le aliquote TARI e quelle IMU, salvo poi riposizionarle finita la pandemia e questo รจ chiaramente fattibile, evitando nel frattempo spese non fondamentali nรจ necessarie.
Utilizzando un termine riese, evitando di fare "bellurie", ristorando chi, anche come privato pagatore di tasse, e non solo come P.IVA, รจ stato giร danneggiato nel 2020 e lo sarร forse di piรน nel 2021 (ma questo allargherebbe la platea dei ristori o sostegni, che non รจ nella mente degli addetti ai lavori).
Detto questo, consiglierei ancora una volta di piรน di farla finita con gli "isolamenti", altrimenti qualcuno si troverร con una mano davanti e l'altra dietro..............ritornando con la zappa alla madre terra come i miei avi.
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