Cronache di un semaforo in terapia di gruppo
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/out.JPG[/IMGSX] Salve, mi chiamo Semaforo, di cognome faccio Di San Giovanni, luogo di cui sono originario.
Non sto a raccontarvi della mia infanzia e di quanto fosse apparentemente perfetta la mia vita fino al 2020.
Ciรฒ che mi spinge in questo luogo, in questa comunitร , รจ la necessitร di sfogarmi e di trovare una giustificazione al mio abbandono da parte dell'amministrazione portoferraiese.
Mi sento solo, despresso, perchรฉ ho perso i miei tre colori, i miei ritmi, il controllo della situazione. Inoltre sto male per gli altri. Perchรฉ sรฌ, il mio malessere non riguarda solo me, ma mette in crisi anche gli automobilisti, i motociclisti e tutti coloro che transitano sul mio trafficatissimo, nonchรฉ pericolosissimo, incrocio. Io mi sento responsabile per queste persone e quello che mi fa soffrire รจ proprio la mia impotenza. E poi, mi avvilisce il fatto che i tecnici, inviati dal Comune dopo lunghi mesi dalla notizia della mia indisposizione, abbiano tentato di sistemarmi in maniera, presumibilmente, semplicistica, senza approfondire troppo la mia patologia e lasciandomi quasi intendere che ci dovevo mettere soprattutto del "mio" se volevo guarire.
Un giorno, improvvisamente, ho ripreso a funzionare, ma purtroppo, poco dopo, si รจ ripresentato il solito problema. Il Comune negli ultimi mesi ha deciso di affidarmi a delle cure palliative perchรฉ forse la mia situazione รจ troppo complessa ed estenuante da risolvere. Da quel momento riesco solo ad emettere un'insulsa luce arancione.
Approfitto di questa occasione per ringraziare quella ragazza che si รจ affezionata al mio caso, ha cercato di confortarmi e so che scrisse l'anno scorso verso maggio una email all'Ufficio Lavori pubblici, viabilitร e infrastrutture stradali e che durante l'autunno telefonรฒ sempre al medesimo ufficio per chiedere se il Comune si stesse interessando alla soluzione del mio problema. Mi disse che purtroppo notรฒ un tono di inquietante leggerezza da parte dell'interlocutore. Per avere conferma della sua impressione, decise di gettare una provocazione, domandando: " Non dovremmo certo aspettare che qualcuno muoia a quell'incrocio prima di sistemare seriamente il semaforo?". E l'impiegato, dando conferma di quella sensazione di superficialitร percepita dalla ragazza, rispose: " Non รจ morto nessuno in tutti questi mesi, perchรฉ dovrebbe succedere?".