[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/logounico.JPG[/IMGSX] Caro Sergio Rossi,
ho letto con grande piacere la tua risposta a Coluccia, perchè ti dichiari a favore del Comune dell’Isola d’Elba senza se e senza ma e perché ti sei confermato ostile nei miei confronti con la consueta faziosità, come ai bei vecchi tempi. Allora ero “reo” di avere creato il coordinamento elbano di Forza Italia in deroga allo statuto nazionale del partito, che strappò alla tua amata sinistra i sindaci di Portoferraio, Portoazzurro, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Campo nell’Elba e trasformò l’Elba nella punta di diamante del centro-destra Toscano, con punte del 65% alle elezioni politiche. Oggi sarei reo di essermi “convertito sulla via di Damasco” del Comune unico dopo averlo avversato, per trasformare l’Elba in una colata di cemento come Montecarlo. A dire il vero, io ho scritto che con i fondi milionari che solo un comune con più di 30.000 abitanti può chiedere e ottenere direttamente da Bruxelles – saltando a piè pari provincia e regione – l’Elba potrà dotarsi delle infrastrutture– ospedale, aeroporto, porti, etc. - per trasformarsi in una “Montecarlo Green” famosa nel mondo; dove il termine green significa conservazione dell’ambiente e risorse elettriche ed idriche ecocompatibili. Questo ho scritto sul sito del comitato www.elbaincomune.it e altrove come chiunque può verificare. Tu invece hai tagliato la parola “green” da Montecarlo per farmi passare per un cementatore….sei fatto così ed è il tuo bello, perché la tua faziosità non è frutto di disonestà intellettuale, ma della grande passione per l’Elba che ti acceca quando temi che qualcuno possa metterla in pericolo. Non è il nostro caso di firmatari della proposta di legge dichiarata procedibile dalla Regione dopo un sofferto iter, forse perché siamo dei semplici cittadini elbani di varia estrazione professionale e politica, non dei funzionari del PD. Ti dici stupito che persone da te stimate abbiano firmato con me la proposta di legge, ma quando ne prenderai visione cambierai idea anche tu, come scrivi che fanno le persone intelligenti. Perché a differenza della proposta bocciata dagli Elbani nel referendum del 2013, questa ci garantisce: con la conservazione delle attuali case comunali trasformate in municipalità eventualmente elettive e con gli stessi uffici e impiegati, affinchè nulla cambi per i cittadini se non in meglio; con un comitato dei Sindaci che inizialmente affiancherà il commissario straordinario che avrà poteri limitati; con referendum consultivi con i quali la comunità Elbana orienterà le decisioni più importanti per il territorio invece di subirle come oggi (vedi dissalatore); con la convocazione della conferenza dei servizi per evitare scelte sbagliate come sopra; con una sede definitiva che verrà scelta dagli Elbani per non scontentare nessuno. Non ho cambiato idea sul comune unico, ho cambiato la legge che regolerà il Comune dell’Isola d’Elba per restare fedele al principio che la buona politica è quella che soddisfa i cittadini, non i partiti.
Con immutato affetto e stima,
per il comitato promotore
ELBA IN COMUNE
Stefano Martinenghi