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POLIZIA DI STATO Portoferraio pubblicato il 30 Settembre 2020 alle 9:21
[COLOR=darkblue][SIZE=2] ARRESTATO CITTADINO UCRAINO PER CARTA D'IDENTITร€ E CODICE FISCALE OTTENUTE CON DATI FALSI [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/113.JPG[/IMGSX] Nella tarda mattinata di ieri 29 settembre, a seguito di attivitร  dโ€™indagine, il personale del Commissariato di P.S. di Portoferraio ha tratto in arresto un cittadino ucraino, C.S. di anni 35, poichรฉ resosi responsabile del reato di uso di documento di identificazione falso. In particolare il soggetto, cittadino di una nazione non facente parte dello spazio Schengen, mediante lโ€™uso di una carta dโ€™identitร  falsa apparentemente rilasciata in Romania, sulla quale erano riportati i suoi dati anagrafici parzialmente modificati, si era recato presso un Comune della zona avviando la pratica per ottenere la residenza con contestuale emissione di carta dโ€™identitร  italiana regolare: questโ€™ultimo documento gli avrebbe permesso di poter dimostrare la sua regolaritร  sul territorio nazionale poichรฉ apparentemente cittadino comunitario, mentre come soggetto di cittadinanza ucraina la sua posizione non gli avrebbe consentito di soggiornare in Italia senza permesso di soggiorno. Ma giunto allโ€™Ufficio Anagrafe C.S. veniva bloccato ed identificato dagli uomini della Polizia di Stato. Dagli immediati accertamenti risultava, inoltre, che lโ€™uomo era anche riuscito a farsi rilasciare un codice fiscale inducendo in errore il Pubblico Ufficiale innanzi al quale si era presentato con il documento comunitario contraffatto e questo per ottenere un contratto di lavoro dipendente che non avrebbe potuto perfezionare attestando le sue reali generalitร . Il datore di lavoro presso cui aveva effettivamente lavorato era stato peraltro tratto in inganno dalla carta dโ€™identitร  romena falsa. Lโ€™accertamento sulla falsitร  del documento rumeno รจ stata ottenuta, in pochissimo tempo, a mezzo di accertamenti esperiti dal personale del Commissariato: inizialmente veniva consultata una banca dati internazionale da cui emergeva la difformitร  dei codici di controllo, successivamente i dati venivano trasferiti ad un centro del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia al fine di ottenere un riscontro diretto con le autoritร  romene. Dopo poco, anche le autoritร  romene hanno dato conferma che i dati dichiarati dal soggetto non corrispondevano ad alcun cittadino romeno e, inoltre, il numero del documento corrispondeva a quello associato ad una carta di identitร  rilasciata ad altra persona. Una volta accertato il reato, gli agenti hanno proceduto presso lโ€™alloggio indicato dallโ€™uomo come propria dimora, al rinvenimento e sequestro di un passaporto rilasciato dalle autoritร  ucraine, da cui emergeva la sua esatta nazionalitร  e le generalitร . Al termine di tutte le verifiche, in ordine a quanto accertato in merito alla falsitร  del documento di identificazione, gli agenti procedevano a trarre in arresto il C.S. in ordine al reato di cui allโ€™art. 497- bis C.P.; lโ€™uomo veniva inoltre deferito in stato di libertร  per aver fornito false attestazioni, per aver ingannato il pubblico ufficiale adibito al rilascio del codice fiscale โ€“ artt. 479 e 48 C.P. e per essersi trattenuto illegalmente sul territorio nazionale. Il P.M. di turno disponeva il regime degli arresti domiciliari in attesa del processo.
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