Ven. Mag 9th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarร  online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
Italo Sapere da Porto Azzurro pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 0:33
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sapere.JPG[/IMGSX] Grande plauso al sindaco di Marciana Simone Barbi, che ha chiesto lโ€™abolizione dellโ€™area vocata al cinghiale allโ€™Isola dโ€™Elba, istituita dalla Regione Toscana su evidenti pressione dei cacciatori. La paura di perdere consensi tra le associazioni venatorie ha fatto perdere di vista la difesa dellโ€™economia agraria e turistica e della biodiversitร . Auguriamoci che i nuovi membri del Consiglio Regionale, molti dei quali rieletti, abbiano almeno il coraggio di correggere il clamoroso errore fatto, e dichiarando cosรฌ l'Elba โ€œzona NON vocataโ€ al cinghiale. In nome dellโ€™Associazione di categoria che rappresento Confagricoltura e Consorzio dei Produttori Vini DOC dellโ€™Elba, vorremmo prima di tutto evidenziare che le popolazioni di โ€œcinghialiโ€ hanno subito nel tempo l'apporto di esemplari di maiali rinselvatichiti. La popolazione attuale, dotata di grande adattabilitร  e di elevata potenzialitร  riproduttiva, provoca danni enormi alle colture agricole, alla biodiversitร  ed in particolare all'assetto idrogeologico. Riteniamo che: - allโ€™Elba non possano coesistere aree vocate per la gestione conservativa dei cinghiali accanto a zone non vocate, sotto la tutela del Parco Nazionale, visti gli impatti che questa specie provoca su flora, agricoltura, viticoltura e non ultimo sulla sicurezza stradale. - debba essere adeguato il contesto normativo regionale, per dare la prioritร  alla conservazione dell'assetto idrogeologico, alla protezione delle colture agricole ed alla protezione della biodiversitร . Da studi fatti e pubblicati su molte riviste scientifiche รจ stato dimostrato che laddove esiste una forte pressione della caccia, la popolazione di cinghiali non diminuisce affatto, ma (sembra assurdo) aumenta la densitร , aumentando lโ€™estro e la prolificitร  delle femmine. Inoltre la caccia provoca la destrutturazione delle famiglie e i piccoli trovandosi soli vanno alla ricerca di cibi piรน facilmente reperibili, aumentando cosรฌ il danno alle colture agrarie. Questo รจ quello che si sta verificando allโ€™isola, dopo oltre ventโ€™anni, se tracciamo un bilancio, dopo un costante โ€œprelievoโ€ venatorio della specie, siamo arrivati oggi ad una incontrollata proliferazione sempre piรน insostenibile. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che la gestione venatoria si รจ rivelata fallimentare. Lโ€™amministrazione di Marciana ha dimostrato coraggio, ascoltando la maggioranza degli elbani, che non vuole essere piรน vittima di una politica a favore di una manciata di cacciatori. Ci auguriamo che anche le altre Amministrazioni elbane perseguano concreti piani di abbattimento di questa popolazione ibrida con l'obiettivo della sua eradicazione dal territorio elbano. Italo Sapere
... Toggle this metabox.