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[COLOR=darkred][SIZE=4] COMMENTI PAESANI DI FINE STAGIONE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/spes.JPG[/IMGSX] Una giornata densa di avvenimenti politici, questo il tema che stamani seduti ad un tavolo del bar una nutrita compagnia di operai, commercianti e pensionati dibatte tra il serio , il faceto e l’incazzato. Si inizia giustamente dai risultati regionali che per i più non cambieranno niente anzi visto i risultati dei sette comuni elbani – dice un camionista - in maggioranza favorevoli al centro destra renderanno ancor più difficili i rapporti con la Toscana “rossa”, qualcuno guardando il piazzale del porto accenna alle ultime auto che lasciano l’isola per “fine stagione e cerca di fare una veloce analisi dell’estate appena trascorsa che tra tanti problemi in fondo non è stata tragica come la prima aggressione del covid preannunciava , poi immancabilmente si finisce per parlare della crisi attuale, dell’amministrazione comunale e le sue difficoltà a cavare un ragno dal buco, di una minoranza che interviene a singhiozzo , delle voci di crescente malcontento che si rincorrono e si moltiplicano in paese e degli ultimi aficionados che covano ancora la speranza che questa situazione ormai divenuta al di là di ragioni o torti veramente tragica si sblocchi e dal dire “i nuovi risorgenti” passino finalmente al fare…. Bisogna essere ottimisti dicono in un sussurro ma è un ottimismo a cui non credono più nemmeno loro che ieri li hanno votati. Mi torna improvvisamente alla mente una pubblicità televisiva di qualche tempo fa lo spot di Tonino Guerra che terminava con una frase …Guardatevi intorno… ma come si fa a non essere ottimisti … ma vedi la combinazione, dico ai miei compagni, è la solita frase che ad ogni piè sospinto viene ripetuta in campagna elettorale dai soliti candidati, frase che nel contesto della nostra chiacchierata acquista un significato provocatorio : L’ottimismo «è la mania di sostenere da parte dei nostri amministratori , che tutto va bene anche quando si sta male»; quindi questo evidente curare il proprio orto, l’esercitare i propri “talenti”, insomma il «lavorare senza ragionare» ne rappresentano il controcanto in modo che alla fine, tutti potranno dire di aver ragione: sia il cittadino pessimista sull’operato dell’amministrazione, sia i contestatori incalliti con il loro ripetitivo –noi lo avevamo detto - e come ciliegina sulla torta il nuovo Prence , durante le sue apparizioni , diffonde e straripa di ottimismo ripetendo come un Bolero di Ravel – voi non capite, stiamo lavorando per il paese , presto faremo , cambieremo, e anche noi come Cosmopoli rinasceremo…. SPERIAMO CHE A LOURDES TROVINO APERTO