Buonasera a todos!!! Eccomi di nuovo per far sentire la mia voce. Prima di tutto ringrazio mister x, cosรฌ lo chiamo io, cioรจ colui che ha commentato per primo ieri il mio intervento, sono molto contenta del sostegno che mi offre, e sono completamente dโaccordo con il fatto che il nostro paese ha un gran bisogno di giovani, ma ecco non perchรฉ i โvecchiโ abbiano giร fatto abbastanza casini, ma perchรฉ ritengo che il contrasto generazionale sia una fonte preziosa nelle gestioni dei comuni, anche noi dobbiamo avere lโopportunitร di dire ciรฒ di cui abbiamo bisogno, e ciรฒ che secondo noi รจ giusto per il paese. Dโaccordo anche sul fatto che abbiamo molte cose da imparare, ma come si dice.. nessuno nasce imparato.. e a me onestamente piacerebbe molto imparare.. ma questa รจ unโaltra storia.. il punto principale del mio intervento oggi รจ la frase che ha scatenato un piccolo botta e risposta sulla cultura dei giovani capoliveresi :
I giovani di oggi, certamente piรน acculturati, devono interessarsi, farsi avanti con spirito critico e proposte innovative.
Oh ARSY, mi dispiace ma con la storia dei diplomini non mi sei assolutamente piaciuto. Siamo dโaccordo che oggi bene o male tutti abbiano la possibilitร di studiare e di conseguire cosรฌ un titolo di studio, ma di certo non grazie ai due soldini in piรน che oggi abbiamo, nel caso ti fosse sfuggito รจ la costituzione italiana (1 gennaio 1948) a dire che lo studio รจ un diritto di tutti, come si evince dallโArt. 34:
La scuola รจ aperta a tutti.
L·istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, รจ obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi piรน alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Siamo anche dโaccordo sul fatto che un diploma appeso al muro non renda una persona in gamba o intelligenteโฆ ma non capisco comunque una cosa, te dici che nel corso delle varie amministrazioni si sono alternate persone piรน o meno colte, e sembra che tu voglia giustificare queste persone meno colte o meno abili con la storia che erano figli di contadini o minatori. Ma di quanti anni fa stai parlando?? Sicuramente intorno ai 60 anni fa credo!!! Mi dispiace ma questo non vuol dire nulla, e ti dico il motivo, forse prima proprio perchรฉ cโera piรน miseria cโera voglia di imparare e sapere, per lo meno per le cose necessarie alla vita e al lavoro quotidiano, anche questa รจ una forma di cultura, e poi teniamo presente che chi si impegnava nella gestione del comune cercava di fare del suo meglio per migliorare la situazione del paese e la vita dei suoi compaesani a prescindere dal suo bagaglio culturale. Quindi non confondiamo lโesperienza con la cultura perchรฉ nel modo in cui tu impieghi questi due termini fa si che il discorso che sostieni non abbia nรฉ capo nรฉ coda qui nessuno vuole improvvisarsi professore, forse al contrario cโรจ qualcuno che si ritiene onnisciente per quanto riguarda la gestione comunale. Poi Arsy scusami tanto, ma che hai paura di essere messo da parte? Ultima cosa per quanto riguarda il copia e incolla, lo faccio per permettere a tutti di capire di cosa si sta parlando senza essere costretti a cercare nelle pagine indietro i vecchi interventi. Va be dai, ti saluto alla prossimaโฆ
Ora invece due righe per โRobbacciaโ.
Il mio intervento, in risposta al tuo, voleva farti notare quelle che secondo me erano delle contraddizioni, ma come avevo giร precisato lโinterpretazione del tono in cui si legge รจ soggettiva per cui potevo sbagliarmi. Te ora mi dici che non eri avvelenato, e io ti credo, quindi mi scuso.
Un saluti a tutti Michela Cardenti