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ADALBERTO BERTUCCI pubblicato il 30 Agosto 2020 alle 16:58
SCUOLA: ASPETTANDO LE ISTRUZIONI PER Lโ€™USO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/aula.JPG[/IMGSX] Una decina di giorni fa il Ministero dellโ€™Istruzione proclamava: ยซla risposta della comunitร  educante alla sfida della riapertura delle istituzioni scolastiche, mai come in questo momento, รจ considerata come essenziale per la ripresa del paeseยป. Lasciando da parte lโ€™uso del termine โ€˜educanteโ€™ (dare lโ€™educazione ai figli รจ compito della famiglia, mentre quello della scuola รจ istruirli), a pochi giorni dal suono della prima campanella la trita retorica della โ€˜sfidaโ€™ galleggia su un mare di incertezze. Dopo le risate a denti stretti sui banchi โ€˜autoscontroโ€™ (con annessi pasticci sui bandi e misteri sulle ditte appaltatrici) e le fantomatiche aule โ€˜allargateโ€™, lโ€™unica cosa che si allarga sono le braccia degli insegnanti e dei genitori. E alla fine cadono, in un moto di sconforto collettivo, perchรฉ ora il teatrino delle (in)decisioni ha francamente stancato, e perchรฉ il caos degli annunci quotidiani impedisce di riflettere lucidamente sulle responsabilitร  e crea il solito โ€˜tutti contro tuttiโ€™. Parliamo di responsabilitร : a sei mesi dalla chiusura delle scuole, e diversamente dal resto dellโ€™Europa, il Paese รจ ancora in attesa di istruzioni. Ma, almeno qui sullโ€™Isola, era facile prevedere i problemi piรน urgenti: โ€ข riguardo agli insegnanti, bastava fare due conti al momento giusto. Magari a giugno, non a fine agosto, perchรฉ, oltre alle nuove assunzioni invocate per tutta la penisola, lโ€™Elba crea ulteriori difficoltร  ai docenti, che devono scegliere tra un pendolarismo difficile o affitti costosi. โ€ข per le strutture, bastava ricordare le annose richieste di aule e manutenzione degli edifici. La โ€˜comunitร  educanteโ€™ si confronta con questa realtร  allโ€™inizio di ogni nuovo anno scolastico, e ancora di piรน oggi, che cโ€™รจ da inventarsi non solo nuovi spazi per le lezioni in sicurezza, ma anche stanze per isolare gli alunni quando il termometro segna piรน di 37,5. โ€ข per i trasporti scolastici bastava guardare i dati. Circa 750 studenti delle scuole superiori si spostano sui bus ogni mattina per raggiungere i vari istituti. Invece di pensare alla deroga al metro di distanza e di allargare (!) il concetto di โ€˜congiuntoโ€™ per stiparli sui bus, come propone il ministro De Micheli, il Governo e (quindi) la Regione avrebbero dovuto allargare il portafoglio e incentivare le aziende ad aumentare il numero delle corse. Questโ€™ultimo punto รจ cruciale: non possiamo rischiare che la ripresa della scuola, dopo tanta fatica e un immenso lavoro dei dirigenti e del personale tutto, si areni su un problema che, lo ricordo, รจ noto da tempo. Una prima soluzione potrebbe essere la diversificazione degli orari di entrata nelle scuole, e inoltre prevedere norme diverse per il trasporto urbano e extraurbano. L'Azienda dei trasporti che lavora sull'Elba ha inoltre chiesto alla Regione e al Governo centrale di aumentare il parco bus, che in questa fase, con l'assunzione di autisti, garantirebbe il trasporto dei ragazzi da tutti i paesi elbani. Nonostante il recente incontro tra Provincia, CTT e i rappresentanti di vari Comuni, il nodo fondamentale resta la carenza di mezzi e personale, su cui dovrebbe intervenire la Regione e, sicuramente, entrare in campo il Presidente della Conferenza dei Sindaci, nonchรฉ primo cittadino di Portoferraio: insieme agli altri colleghi, dovrebbe sollecitare l'Assessore Regionale ai trasporti, Dott. Ceccarelli, e la dott.sa Cristina Grieco, Assessore all'Istruzione della nostra Regione per tutelare i ragazzi e le loro famiglie.
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