SCUOLA: ASPETTANDO LE ISTRUZIONI PER LโUSO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/aula.JPG[/IMGSX] Una decina di giorni fa il Ministero dellโIstruzione proclamava: ยซla risposta della comunitร educante alla sfida della riapertura delle istituzioni scolastiche, mai come in questo momento, รจ considerata come essenziale per la ripresa del paeseยป.
Lasciando da parte lโuso del termine โeducanteโ (dare lโeducazione ai figli รจ compito della famiglia, mentre quello della scuola รจ istruirli), a pochi giorni dal suono della prima campanella la trita retorica della โsfidaโ galleggia su un mare di incertezze.
Dopo le risate a denti stretti sui banchi โautoscontroโ (con annessi pasticci sui bandi e misteri sulle ditte appaltatrici) e le fantomatiche aule โallargateโ, lโunica cosa che si allarga sono le braccia degli insegnanti e dei genitori. E alla fine cadono, in un moto di sconforto collettivo, perchรฉ ora il teatrino delle (in)decisioni ha francamente stancato, e perchรฉ il caos degli annunci quotidiani impedisce di riflettere lucidamente sulle responsabilitร e crea il solito โtutti contro tuttiโ.
Parliamo di responsabilitร : a sei mesi dalla chiusura delle scuole, e diversamente dal resto dellโEuropa, il Paese รจ ancora in attesa di istruzioni. Ma, almeno qui sullโIsola, era facile prevedere i problemi piรน urgenti:
โข riguardo agli insegnanti, bastava fare due conti al momento giusto. Magari a giugno, non a fine agosto, perchรฉ, oltre alle nuove assunzioni invocate per tutta la penisola, lโElba crea ulteriori difficoltร ai docenti, che devono scegliere tra un pendolarismo difficile o affitti costosi.
โข per le strutture, bastava ricordare le annose richieste di aule e manutenzione degli edifici. La โcomunitร educanteโ si confronta con questa realtร allโinizio di ogni nuovo anno scolastico, e ancora di piรน oggi, che cโรจ da inventarsi non solo nuovi spazi per le lezioni in sicurezza, ma anche stanze per isolare gli alunni quando il termometro segna piรน di 37,5.
โข per i trasporti scolastici bastava guardare i dati. Circa 750 studenti delle scuole superiori si spostano sui bus ogni mattina per raggiungere i vari istituti. Invece di pensare alla deroga al metro di distanza e di allargare (!) il concetto di โcongiuntoโ per stiparli sui bus, come propone il ministro De Micheli, il Governo e (quindi) la Regione avrebbero dovuto allargare il portafoglio e incentivare le aziende ad aumentare il numero delle corse.
Questโultimo punto รจ cruciale: non possiamo rischiare che la ripresa della scuola, dopo tanta fatica e un immenso lavoro dei dirigenti e del personale tutto, si areni su un problema che, lo ricordo, รจ noto da tempo.
Una prima soluzione potrebbe essere la diversificazione degli orari di entrata nelle scuole, e inoltre prevedere norme diverse per il trasporto urbano e extraurbano. L'Azienda dei trasporti che lavora sull'Elba ha inoltre chiesto alla Regione e al Governo centrale di aumentare il parco bus, che in questa fase, con l'assunzione di autisti, garantirebbe il trasporto dei ragazzi da tutti i paesi elbani. Nonostante il recente incontro tra Provincia, CTT e i rappresentanti di vari Comuni, il nodo fondamentale resta la carenza di mezzi e personale, su cui dovrebbe intervenire la Regione e, sicuramente, entrare in campo il Presidente della Conferenza dei Sindaci, nonchรฉ primo cittadino di Portoferraio: insieme agli altri colleghi, dovrebbe sollecitare l'Assessore Regionale ai trasporti, Dott. Ceccarelli, e la dott.sa Cristina Grieco, Assessore all'Istruzione della nostra Regione per tutelare i ragazzi e le loro famiglie.