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Matrcello Meneghin da Mestre (VE) pubblicato il 29 Agosto 2020 alle 12:14
LA DIREZIONE DELL'ACQUEDOTTO DELL'ISOLA D'ELBA LA PROFESSIONALITÀ DI MARCELLO MENEGHIN Messaggio di Marcello Meneghin medesimo Ho recentemente ripreso visione di un articolo che avevo già letto un anno or sono senza il coraggio di reagire come avrei dovuto. Lo faccio ora ritenendomi leso nella mia professionalità. Riporto testualmente da internet una domanda rivolta al Direttore degli acquedotti Elbani M. B. " Marcello Meneghin, l’esperto in acquedotti, ha ipotizzato un serbatoio, a parità di investimento, dove far confluire l’acqua piovana. Potrebbe essere un’alternativa al dissalatore? Questa la risposta data: «Il concetto è più che corretto. Ma realizzare una cosa del genere all’Elba è difficilissimo in quanto comporterebbe l’impiego di tecnologie avanzate simili a quelle utilizzate per la costruzione delle autostrade. Con l’investimento ipotizzato da Meneghin, si raggiungerebbe una riserva di acqua pari al funzionamento del dissalatore di quattro giorni. A mio avviso è già un sintomo grave che il Direttore M.B. si impegni , con tale risposta , a discutere di gallerie delle quali evidentemente non conosce nulla visto e considerato che ritiene che attualmente in Italia non goda di piena vitalità il metodo di scavo dei tunnel in roccia di tipo tradizionale il quale, ovviamente utilizzando attrezzature moderne ed essendo ancora basato sull'uso dell'esplosivo, consentirebbe senza difficoltà alcuna di costruire all'Elba qualsiasi tipo di galleria in roccia. Però è chiara una realtà molto più grave quando il direttore nella sua risposta mostra di ritenere il dissalatore un vero miracolo caduto dal cielo essendo .l'unica veramente l'unica tra tutte le possibilità esistenti sulla terra che risolvono il problema idrico dell'Elba. Questa sua convinzione è così radicata che un serbatoio che venisse costruito all'Elba avrebbe una unica funzione da svolgere: essere in grado di sostituirsi al dissalatore. Ma se questa funzione il serbatoio la svolgesse per meno di quattro giornate allora il serbatoio non servirebbe a nulla evidentemente perché non esisterebbe, a detta del direttore, nessun altro lavoro che esso possa svolgere a vantaggio dell'esercizio dell'acquedotto Quello enunciato è un concetto tragicamente errato perché assegna al serbatoio una funzione inesistente mentre ignora colpevolmente le importantissime funzioni vere di tutti i serbatoi che tutti gli acquedotti hanno. E' così dimostrata la causa per cui il dissalatore di Mola sarà sempre senza serbatoio annesso (come in realtà sono invece tutti i dissalatori). Io mi domando e domando al direttore M:B: dove andrà a finire di notte l'acqua prodotta dal dissalatore durante le ore notturne quando gli utenti non consumano acqua? E rispondo io . Due sono le possibilità o fermare tutte le notti il dissalatore oppure immettere tutta l'acqua prodotta in rete facendo andare alle stelle la pressione dei funzionamento della rete con un enorme aumento delle perdite. L'obiezione che mi verrà fatta è la seguente di notte il dissalatore riempirà i 50 serbatoi esistente. Questa affermazione è solo utopia e sarebbe vera se i 50 serbatoi lavorassero in parallelo tutti cinquanta riempiendosi tutti di notte e svuotandosi tutti assieme di giorno. Purtroppo si tratta ancora di pura utopia perché una rete acquedottistica come quella elbana costituita da un assembramento casuale di tante piccole reti, costringe i serbatoi ad un funzionamento completamente casuale serbatoio per serbatoio. Termino la mia nota con questa dichiarazione: La mancanza di un serbatoio fianco del dissalatore provocherà di notte enormi aumenti di pressione in rete con enorme aumento delle perdite notturne che potranno arrivare a percentuale ben superiore a quel 50% di per sè tanto temuto. Al tempo stesso l'aver dichiarato il mio serbatoio una struttura inutile costituisce un a danno alla mia professionalità con affermazioni errate pubblicate, con il mio nome scritto a chiare lettere, su internet e leggibile ora e per tanto tempo da chiunque.
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