[COLOR=darkblue][SIZE=3] ELBA TERRA DI COINCIDENZE  MA NON DI SORPRESE  [/SIZE] [/COLOR] 
di Alberto Zei
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/sala.JPG[/IMGSX]  I continui tentativi di soluzioni incompiute per โmigliorareโ  lโacquedotto elbano, non potranno essere sanati per disposto di legge
Le preoccupazioni del Presidente
Quando il Presidente dellโ AIT  si esprime facendo notare in un articolo di questi giorni  che allโElba non vi sono altre alternative al dissalatore, la prima idea che viene in mente รจ che forse si riferisce ai progetti  ASA finora sovvenzionati per integrare lโacquedotto elbano. Infatti il modo in cui questi progetti sono stati ideati, preparati,  avviati e poi abbandonati, lascia chiaramente intendere  che le preoccupazioni di AIT  sono ben fondate.
Ma AIT dovrebbe altrettanto sapere che tutti sono utili ma nessuno รจ indispensabile. 
In particolare, quando si vorrebbe far credere che allโElba non vi siano altre alternative di risorse idriche. Dโaltra parte le due sentenze del TAR sul dissalatore favorevoli allโ ASA, riguardavano sostanzialmente i rumori molesti durante i lavori nel Comune di Capoliveri.                Il    Presidente che  perรฒ le  ostenta nel recente articolo come  fossero le colonne dโErcole che gli elbani non  potranno superare., dovrebbe anche  conoscere  che queste  risultano  addirittura travolte  dalla sentenza del Consiglio di Stato che prevede per lโistallazione del dissalatore, lโindispensabile e preliminare  accordo con la  popolazione elbana. Ma in tal senso non risulta che questo accordo vi sia stato.
Negare lโ evidenza
Non รจ quindi  possibile che non ci si renda conto che la fiducia in una gestione come quella che AIT ha accordato a ASA allโElba,  ha comportato una serie di insuccessi da raccapriccio che per elencarli  sarebbe necessario uno spazio a parte.
Quanto a ciรฒ che รจ stato realizzato tra la serie dei โmiglioramentiโ  proposti e sovvenzionati con pubblico denaro, sia di esempio il laghetto  in localitร  Condotto.  Si tratta di unโopera costata piรน di 1 milione di euro   il cui risultato รจ un ignobile pozzanghera maleodorante putrescente e infestata da zanzare,   dove neppure i ranocchi potrebbero vivere.
Dโaltra parte, avvalersi degli stessi insuccessi progettuali per chiedere paradossalmente altre sovvenzioni per realizzare  alternative come quello del dissalatore,  crea una  spirale perversa di opere incompiute, inaccettabili e allo stato delle cose, neppure proponibili.
In attesa delle โsorpreseโ di ottobre
Il ricorso ad ulteriori supporti istituzionali nella speranza di qualche imposizione di legge per far digerire agli elbani lโacqua prodotta dal dissalatore che si vorrebbe installare, potrebbe soltanto allargare  la conflittualitร   in ambito non soltanto   locale.
La strana coincidenza di questa idea,  forse peregrina, รจ stata quella della visita nei giorni scorsi allโElba del Ministro dellโ Ambiente Costa, per verificare anche la possibilitร  di โinstallazione del  dissalatore  che troverร  un piรน  facile iter tecnico-amministrativo per il quale le attuali 20 autorizzazioni cautelative passo dopo  passo,  per le verifiche delle  condizioni  necessarie, dopo lโ estate saranno per legge  ridotte  soltanto a due. Ma a beneficio di chi?
Da ciรฒ  si comprende  come stanno andando le cose e quali scorciatoie saranno offerte ad ASA  usando un eufemismo, โper arrivare  a dama con due sole  mosseโ,  malgrado le rimostranze contrarie della stragrande maggioranza degli elbani.  Questi ultimi infatti,  vorrebbero  beneficiare nella  loro isola  della  naturale โautonomia idrica con una quantitร  di acqua multipla rispetto al fabbisogno e quindi,  a volontร  e a basso costo; condizione questa   che finora nรฉ lโASA nรฉ lโ AIT nรฉ la Regione Toscano le hanno concesso, preferendo mantenere  per lโ Elba  la dipendenza  โoltre canaleโ, condizionata  dal  condotto  idrico sottomarino.
					
					
					
				