Facciamo un po' di fact checking sull'area marina protetta, per sbufalare quanti ne parlano senza aver letto uno straccio di legge in proposito. Come isolanoinnamorato (post 136215), che se la gioca con l'altro nostro mito Zio Mauro per interventi disinformati e approssimazione.
La legge di riferimento in questo caso รจ la 394/91, ovvero la normativa quadro per le aree protette nazionali in generale. L'articolo di riferimento รจ il 19. http://www.parks.it/federparchi/leggi/394.html
Punto primo. A chi spetta la gestione. Il comma 2 รจ chiarissimo: Qualora un'area marina protetta sia istituita in acque confinanti con un'area protetta terrestre, la gestione รจ attribuita al soggetto competente per quest'ultima. Nel caso dell'Elba, quindi, spetta al PNAT. Punto.
Punto secondo. Che cosa รจ vietato. Il comma 3 รจ cristallino: sei tipologie. Ovvero: a) la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonchรฉ l'asportazione di minerali e di reperti archeologici; b) l'alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque; c) lo svolgimento di attivitร pubblicitarie; d) l'introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura; e) la navigazione a motore; f) ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
Dunque, quando isolanoinnammorato dice che si arriva a vietare la pesca alla canna anche ai bambini, dice una stronzata sesquipedale. La legge parla chiaro, e neanche il sindaco di Portoferraio puรฒ cambiarla: articolo 12, comma 2: solo nelle aree di riserva integrale vale il divieto assoluto di pesca, nelle altre รจ garantita qualsiasi attivitร di pesca artigianale e pescaturismo. http://www.parks.it/federparchi/PDF/11.Relaz.Pesca.Sostenibile.AMP.pdf
Si potrebbe istituire aree di riserva come allo Scoglietto, dice il disinformato. E non รจ forse essa stessa un'area marina protetta, una zona di protezione speciale (Zps)? E con le regole piรน stringenti, essendo vietata ogni tipo di pesca: professionale, sportiva, ricreativa e subacquea. Si metta d'accordo con se stesso.
Il nostro, con la classica approssimazione che lo contraddistingue, dice che sarebbe utile rafforzare moderne tecnologie di controllo, guardandosi bene dallo specificare quali e quanto costerebbero. Oppure sarebbe piรน efficace ed economico contrastare inquinamenti e alterazioni istituendo proprio aree marine protette che ne mettano dei bei paletti. Ma evidentemente l'espressione โarea marina protettaโ per certuni รจ come la parola โscusaโ per Fonzie: proprio non ce la faceva a pronunciarla, tanto da impappinarsi.
Altra disinformazione: la โriserva di posti assegnati alle associazioni ambientaliste negli organi amministrativi dei parchi [leggasi Consiglio direttivo; scusatelo, non conosce le leggi] (forse con evidente conflitto d'interessi)โ รจ garantita dalla stessa 394/91, articolo 9, comma 4, che ne limita a due membri su dodici. Non da un complotto venusiano. E tantomeno da un conflitto di interessi, dato che nel caso di un parco nazionale si parla, ma tu pensa, di ambiente.
E per non farsi mancare niente, una bella carrettata di demagogia: che c'entra Zini con la gestione delle ecoballe o il santuario dei cetacei? E allora perchรฉ non scaricargli le responsabilitร anche sulla progettata missione su Marte?