[COLOR=darkred][SIZE=2] MUSEO DEI CETACEI A LE GALEAZZE? UN ALTRO COLPO MORTALE PER IL CENTRO STORICO DI PORTOFERRAIO CHE CORRE IL RISCHIO DI PERDERE ANCHE I MINIMI SERVIZI PER I RESIDENTI. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/mercatocop.JPG[/IMGSX] E’ noto a tutti che la nostra città è interessata da ingenti flussi turistici con le traghettazioni, le crociere e la nautica da diporto, che però lasciano ben poco sul mercato locale.
Da questo presupposto nacque la necessità per la città di attrezzarsi con nuovi e più interessanti servizi e con opere di riqualificazione urbana per incentivare la permanenza e la spesa turistica in loco.
La precedente amministrazione a guida Mario Ferrari, aveva pensato di intervenire su Le Galeazze, seguendo il modello di San Lorenzo di Firenze, per due motivi:
-Per lo stato di pericolo delle coperture che imponeva e impone un intervento urgente. –per la possibilità di usare questo ampio spazio per creare attrattività per i turisti e servizi per gli abitanti del centro storico di Portoferraio.
L’idea fu quella di creare una Piazza del Gusto dove si sarebbero confrontati i migliori piccoli ristoratori, un’area di vendita di prodotti della filiera Elbana (pesce, frutta, vino) insieme a attività commerciali più tradizionali, alimentari e non.
In questa ottica di intervento rapido era stato emesso un avviso pubblico per sollecitare un intervento privato, stimato in circa 3 milioni di euro.
C’era stata una manifestazione di interesse con un progetto di intervento con le relative garanzie finanziarie presentata da un gruppo imprenditoriale elbano.
Dalla relazione di intervento era emerso un:
Ipotesi di riuso.
L’edificio storico delle Galeazze ha una superficie di 1.625 mq che, soppalcato nella parte centrale poteva raggiungere una superficie commerciale di circa 2.750 mq
Per dare nuovo impulso al mercato, oltre alla realizzazione di un ambiente di valore architettonico, pensammo di puntare ad una forte caratterizzazione nell’offerta commerciale per qualità e tipicità:
-Prodotti provenienti dal mare e dalla terra Elbana (vino – miele – minerali – pesce fresco e lavorato - ecc.);
-Artigianato selezionato e moda.
-Strutture di vendita e di consumo sul posto di prodotti a KM 0: Piccoli ristoranti, street food, bar ecc.
Si sarebbe così realizzata una “Piazza del Gusto” (dove si potevano acquistare o consumare prodotti alimentari tipici), un’area dove si trovano le attività mercatali più tradizionali ed una zona di pregio dove si inseriscono nuove attività, anche stagionali.
Un marketing mirato rivolto all’utenza turistica (le Crociere e la Diportistica in particolar modo) avrebbero potuto assicurare il successo dell’iniziativa per un buon periodo dell’anno, in modo da superare il punto di debolezza costituito dalla forte stagionalità della domanda.
Non vi fu il tempo per dare risposta sia perché la Giunta Ferrari, sopraffatta dalle aggressioni esterne (basti ricordare la mozione di sfiducia) che tolsero spazio e forze, sia da aggressioni interne non dissimili da quelle attuali di Rio, ma non altrettanto ben gestite, era arrivata alla fine legislatura.
Ora la nuova Giunta Comunale sembra che non abbia nemmeno preso in considerazione questa iniziativa che pure rispondeva a esigenze reali e si parla di nuovo del concorso per il Museo del mare e dei cetacei.
Iniziativa ambiziosa, percorribile ma molto più lontana nel tempo rispetto all’urgenza di intervenire sulle Galeazze, e con obiettivi che potevano essere raggiunti meglio in altra parte della città.
Traccio un quadro dei tempi di attuazione per confrontarlo con i tempi di questa Consiliatura già iniziata da un anno:
- Dopo l’esito del concorso internazionale (!) avremo la necessità di andare all’incarico del progetto esecutivo con le relative disponibilità economiche;
- poi della disponibilità dei finanziamenti per andare all’appalto e all’aggiudicazione,
- infine avremo l’esecuzione dei lavori, i collaudi;
- l’individuazione dell’Ente gestore;
- la presa in consegna dell’opera e, finalmente, l’inaugurazione con il taglio del nastro.
Per quanti anni sarà congelata ancora questa parte di città?
Non ci sono altri immobili vuoti in posizione più defilata dal centro sui quali programmare questo museo? (vedi caserme vuote?, Poste, Linguella ecc.)
In uno spirito di continuità amministrativa e di tutela degli interessi dei cittadini di Portoferraio, non sarebbe conveniente mettere in fila le iniziative, ambedue destinate a arricchire la città di Portoferraio?
Il 25 Agosto parte l’iter per l’ adesione al concorso dei concorrenti, il tempo non è molto per allargare il dibattito cittadino.
Dr. Luciano Rossi
Ex presidente del Consiglio Comunale