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...di solito non riesco a parlare e nemmeno a scrivere, quando - come stavolta - il dolore colpisce una persona che sento a me vicina, è come se colpisse me. Ma stavolta è diverso. Ho la fortuna di avere tre figli, di cui due già ben avviate sulla strada della vita. Uno, si è affacciato appena adesso, e spero di vederlo crescere sano ed attaccato ai valori della nostra terra, come era Luca. Come fosse lui l'ho potuto solo percepire. Yuri piccino, questo il primo pensiero , quando l'ho visto per la prima volta, in occasione della presentazione del libro di nonno Piero. Ecco, stavolta sto parlando anche troppo. Il momento più difficile è stato ieri, però: quando quella maledetta notizia è arrivata in redazione, e ci siamo guardati tutti in faccia, con le lacrime agli occhi. E ora chi la scrive, questa, ci siamo chiesti? E' toccata a me. Non aggiungo altro, non servirebbe. Spero solo che voi abbiate davvero la forza di guardare avanti, per Francesco e per tutti quelli che vi stanno vicino. Un abbraccio forte. Fabio Cecchi