LA STORIA SI RIPETE COSTANTEMENTE:.......QUANDO UN PENSIERO, QUALUNQUE ESSO SIA NON E' CONDIVISO..........SI E' LIBERI DI OFFENDERE ED ATTACCARE LA PERSONA CHE ESPONE TALE PENSIERO.
Mi ricordo i tempi passati quando chi tentava di parlare in assemblee studentesche, presentando idee e pensieri avversi al "rivoluzionario" del momento, veniva tacitato, se non addirittura "appiccicato" al muro, intimandogli di tutto e di piรน.
Analogamente in fabbrica, alle assemblee, persone della "stessa specie umana", quando non avevano piรน argomenti, ovvero li avevano esauriti.........attaccavano la persona.
Preciso che personalmente mi sono trovato spesso a tali episodi.
Ora, la situazione si รจ ribaltata, perchรจ, non รจ piรน "il rivoluzionario" ad usare questi metodi, ma l'intellettuale, l'uomo colto, che si รจ tolto un tipo di indumento che andava di moda in quegli anni, e si รจ rivestito in maniera "scicchettosa" o "infrusinata", e dall'alto della sua saccenza indifettibile, attacca personalmente chi non la pensa come "i politicamente corretti", e mette all'indice, non eventuali a suo dire errori, ma la persona stessa.
Sono di questi giorni, su testate giornalistiche importanti, articoli di attacco a filosofi e a personaggi conosciuti che si stanno muovendo su linee di pensiero che possono disturbare i manovratori.
Un consiglio a chi รจ abituato in certo modo: .....un bel bagno di umiltร .......precisare i propri dati ....e fermarsi li.!!