[COLOR=darkblue][SIZE=2] SECONDO LA VOCE POPOLARE, I SINDACI ELBANI SONO A FAVORE DEL COMUNE UNICO COME I CAPPONI DELLA CENA DI NATALE. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/martinenghi.JPG[/IMGSX] I sindaci Elbani, interpellati piรน volte dai media in merito al Comune dell'Isola d'Elba, si sono dichiarati contrari, chi per una ragione chi per un'altra. L'unico che si รจ detto d'accordo in linea di principio รจ stato il sindaco Zini di Portoferraio su Il Tirreno del 29 luglio. Il quale perรฒ ha criticato il comitato promotore Elba in Comune per come ha posto la questione, perchรจ a suo dire giร nel 2013 la proposta di legge del PD (da lui sostenuta) fu bocciata dai cittadini nel referendum e il rifiuto si ripeterebbe. Per Zini - che non รจ sfiorato dal dubbio che la bocciatura sia dipesa dal fatto che quella proposta di legge non prevedeva garanzie per l'Elba, a differenza di questa - l'unica via percorribile รจ quella istituzionale. La quale non prevede il referendum quando la proposta di legge di fusione dei comuni รจ presentata in Regione dai sindaci dei sette Comuni, dopo che tutti i consigli comunali l'hanno approvata. Una condizione impossibile a realizzarsi con questi sindaci. Basti constatare che Montauti di Campo nell'Elba si รจ dichiarato apertamente contrario perchรจ teme che i Comuni divengano periferie abbandonate, per quanto sia vero l'opposto. Come abbiamo piรน volte spiegato sui media e si puรฒ leggere sul sito del comitato www.elbaincomune.it,, per migliorare i servizi ai cittadini l'art. 2 comma 1 prevede che: "Con l'istituzione del Comune dell'Elba, gli ambiti territoriali corrispondenti ai Comuni oggetto della fusione si trasformano in Municipi, al fine di conservare l'identitร storica delle comunitร locali ed i servizi di prossimitร ai cittadini", mentre l'art. 5 comma 1 prevede: "Il personale dei comuni oggetto della fusione รจ trasferito al Comune dell'Isola d'Elba, fermo restando l'inquadramento e il livello retributivo dello stesso". L'ex Sindaco di Rio Marina Bosi invece ipotizza tre comuni invece degli attuali sette, soluzione che sarebbe ragionevole, se non facesse perdere le decine di milioni di euro messi a disposizione dall'Unione Europea dei soli comuni con piรน di 30.000 abitanti per gli investimenti infrastrutturali. Risorse ingenti che solo grazie ai 32.000 abitanti del Comune dell'Isola d'Elba potranno essere impiegate per potenziare l'ospedale, l'aeroporto, l'acquedotto, i porti, gli alberghi, le strade, i parcheggi, tanto per fare alcuni esempi. Risorse chieste e ottenute autonomamente dall'Europa, senza passare da Regione e Provincia. L'aspetto piรน incredibile che emerge dalle dichiarazioni dei sindaci รจ che nessuno di essi sembra interessato a queste risorse per rilanciare l'economia e la qualitร di vita della comunitร Elbana. Persino un'imprenditore come l'ex Sindaco Barbetti, che nel 2012 si era speso a favore, ha dichiarato che al Comune dell'Isola d'Elba sarebbe preferibile una unione dei comuni, dimentico che c'รจ giร stata, lui c'era, ed ha prodotto solo milioni di debiti che furono accollati pro quota ai Comuni (dunque ai contribuenti Elbani) quando fu sciolta. Secondo la voce popolare montante, in realtร i sindaci sono contrari perchรจ con un solo Comune perderanno quasi tutti poltrona e potere. Puรฒ darsi che sia una maldicenza o che avessero ragione gli antichi che sostenevano: "vox populi vox Dei", la voce del popolo รจ voce di Dio, dunque veritร . In questo caso, pretendere che i sindaci siano a favore del Comune unico, sarebbe come pretendere che i capponi siano a favore della cena di Natale. Noi, nel dubbio, abbiamo preferito il percorso piรน democratico che sottopone la proposta di legge al referendum dei cittadini. I quali molto spesso sono piรน avveduti di chi li amministra.
per il comitato promotore
ELBA IN COMUNE
Stefano Martinenghi