[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/regionale.JPG[/IMGSX] Ruggero Barbetti cerca di rimediare a una posizione indifendibile, nel post 135868, quando cerca di salvare il suo ruolo di consigliere. Nella sentenza (punto 21) รจ riportato โgenericamenteโ che ha dato le dimissioni da consigliere comunale perchรฉ ha dato OGGETTIVAMENTE le dimissioni da consigliere comunale.
E si fa una bella arrampicata sugli specchi quando scrive: Ma io le dimissioni le ho date solo dopo il secondo turno di ballottaggio e per essere nominato assessore e non tra il primo ed il secondo turno per cui mi spetterebbe di diritto entrare in consiglio. ร ovvio che le poteva dare solo dopo il ballottaggio, essendo questo turno che determinava la composizione del consiglio comunale, non certo il primo che non aveva decretato la lista vincente, e quindi il consiglio non era ancora formalmente costituito.
Dal momento che ha dato le dimissioni doveva avere ben presente l'articolo 38, comma 8, del Dlgs 267/2000: โLe dimissioni dalla carica di consigliere [โฆ] sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaciโ. ร ridicolo agitare il vulnus della democrazia per un politico di trentennale esperienza che le regole del gioco dovrebbe conoscerle benissimo.