[SIZE=4][COLOR=darkblue]ASA spa PRECISA QUANTO SEGUE [/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkred]Livorno, 20 ottobre 2009. [/COLOR]
Le notizie riguardanti la tariffa del servizio idrico apparse di recente sulla stampa necessitano di un ulteriore chiarimento e, a tal fine, lโazienda ritiene di precisare quanto segue.
Come รจ noto, le morositร , ovvero i crediti non riscossi, fanno parte dellโattivo aziendale sino al momento in cui non siano dichiarati inesigibili: pertanto รจ sbagliato affermare che i mancati pagamenti di una parte di utenti siano compensati dallโaumento della tariffa. Pur registrandosi uno stock di crediti ancora elevato, lโattivitร di recupero, sebbene caratterizzata da numerose difficoltร sociali, economiche e politiche, รจ stata perseguita con determinazione e ha dato risultati importanti. Per quanto riguarda il recupero dei crediti ante 2008 in ATO5, dal 31 dicembre 2008 al 31 agosto 2009 sono stati recuperati 21,5 milioni di euro e, proprio grazie a tali flussi di cassa, lโazienda ha potuto contenere lโesposizione nei confronti delle banche e migliorare i propri dati di bilancio.
Lโautorizzazione a recuperare i 6,2 milioni di euro da parte dellโAutoritร dโAmbito รจ invece derivante, come tra lโaltro correttamente riportato dalla stampa, da quanto disposto dal Metodo Tariffario di emanazione Ministeriale, che prevede una verifica dei dati di Piano (fatturato, costi operativi sostenuti, investimenti realizzati) ogni 3 anni. Qualora si verifichino scostamenti, lโAutoritร interviene per regolare la tariffa prevedendo aumenti o diminuzioni delle tariffe del triennio successivo al fine di consentire il riequilibrio dei maggiori o minori ricavi conseguiti nel periodo oggetto di regolazione. Nel caso di ASA SpA, nel triennio 2005โ2006โ2007 la societร ha registrato un fatturato inferiore a quello previsto dal Piano a causa di diversi fattori: sono stati consumati minori quantitativi di acqua rispetto a quelli previsti dal Piano e lโarticolazione delle tariffe in fasce di consumo ha dato origine a una tariffa media inferiore a quella deliberata. La conseguenza รจ stata un minore fatturato. Solo a partire dal 2010, si registra la possibilitร di recupero di una parte dei mancati introiti: nessuna confusione, quindi, tra i crediti non riscossi e il mancato fatturato. Addirittura il calo del fatturato, pari a circa 10,5 milioni di euro, รจ stato compensato dai 4 milioni di euro di riduzione dei costi aziendali per maggiori efficienze gestionali: prova ne sia che solo 6,2 milioni di euro sono stati messi a recupero.
Sia chiaro quindi che la tariffa copre i costi operativi, gli investimenti e la remunerazione del capitale investito e non copre in alcun modo i mancati incassi e i pagamenti. A un incremento di tariffa corrisponde un incremento di investimenti e/o il recupero di minore fatturato del triennio precedente.
Infine, una spiegazione pratica relativa al mancato fatturato preventivato in sede AATO5: realtร territoriali come quella coperta da ASA SpA sono caratterizzate da fattori stagionali poco prevedibili. Lโaera sud della provincia รจ soggetta a utilizzazioni di tipo agricolo e industriale e, in estate, a flussi turistici, che determinano scarti nei consumi particolarmente rilevanti e a volte difficilmente governabili. Proprio in forza di tali variabili la Legge ha previsto che si potessero rideterminare a consuntivo le tariffe definite sul piano dei consumi previsionali.
Sperando di aver reso comprensibile la manovra in questione, lโazienda riconferma il proprio impegno sulla strada dellโefficientamento del servizio, della ulteriore chiarificazione della fatturazione e dellโattenzione sociale ed economica nei confronti della propria utenza.
