Di storie di degrado e d'abbandono, se ne documentano, se ne raccontano a rondemร , di sforzi per capirne le cause per poi proporre finalizzazioni ed interventi di recupero concreti, neanche l'ombra.
Sono convinto che il cittadino e quindi le amministrazioni che elegge, abbiano perduto,se non mai acquisito, la consapevolezza di quanto sia importante e sulla distanza anche molto remunerativo, investire sul patrimonio culturale e sui servizi sociali.
Purtroppo la mentalitร da bottegaio รจ quella che domina, รจ quella che pone il limite dell'orizzonte al conto in banca ed al cassetto da svuotare la sera. L'economia turistica su cui si รจ buttata in qualche modo la stragrande maggioranza degli Elbani ha cambiato radicalmente le teste facendole funzionare come quelle degli animali predatori. Approfittare dell'occasione mettendo a punto strategie diverse da stagione a stagione, da occasione ad occasione a breve termine.
Non รจ concepibile, secondo questa mentalitร , immaginare d'investire sulla qualitร del territorio,sul recupero di beni da destinare alla cultura o ai servizi, sul ripristino ambientale e sui servizi comuni in genere che certamente non avranno riempito il cassetto sera per sera, ma sicuramente andranno a migliorare la qualitร della vita del cittadino che nel tempo sarร sempre meno salassato per rattoppare e pagare profumatamente tutti i disservizi ambientali e organizzativi che oggi ci tengono sotto scacco e che ci mortificano anche agli occhi del mondo.
E' sotto dli occhi di tutti che i paesi che investono in servizi e qualitร dell'ambiente, hanno un tenore di vita ed una tranquillitร molto, ma molto superiore a quelli che come noi hanno da combattere quotidianamente con frane,alluvioni, ponti che crollano, autostrade fatiscenti costrette a chiudere, malavita e corruzione fin sopra i capelli con l'assillo di doversi inventare la vita giorno per giorno al limite della legalitร costretti a guardarsi alle spalle da gente sempre pronta a farti il servizio.
La qualitร ed il benessere si costruisce, non si arraffa.
Silvano