Un anonimo (post 135510) segnala l'interessante studio del Dipartimento di Biologia dell'Universitร di Napoli Federico II, intitolato โImpatto ambientale dello scarico del Dissalatore di Lipari nel corpo idrico recettoreโ. Lo studio รจ spesso citato dai contrari al dissalatore dell'Elba, come possibile scenario (catastrofico) di quello che potrebbe succedere, ma pochissimi evidentemente lo hanno letto.
Lo trovate qui: https://www.docenti.unina.it/webdocenti-be/allegati/contenuti/28188
Vediamo i punti salienti. Nella premessa i contrari si fermano alla frase โNon si possono trascurare, di contro, alcuni potenziali impatti negativi sull'ambienteโ. Ma la frase precedente afferma: โLa dissalazione di acqua di mare รจ un indubbio vantaggio per le popolazioni, considerando la scarsitร di acque destinabili al consumo umano, e in alcuni territori รจ particolarmente sentita; offre inoltre una vasta gamma di benefici alla salute umana e al sistema socio-economico fornendo un apparentemente illimitato approvvigionamento di acqua potabileโ.
Nello studio ci sono aspetti poco rimarcati dai contrari al dissalatore. Per esempio questo: โNelle acque le cariche microbiche sono molto esigue dimostrando che non vi sono apporti di acque contaminate nello scenario indagato. In pratica dal punto di vista igienico sanitario, secondo la normativa vigente per la balneazione (116/08) rientrerebbero nel migliore dei giudizi possibiliโ. Concetto ribadito anche con l'analisi biologica: โil quadro delineato ricalca quanto giร noto in bibliografia in uno scenario analitico con acque di elevata qualitร e non ricche di nutrientiโ.
La narrazione del disastro turistico delle spiagge del golfo Stella, tanto cara agli antidissalatore, quindi cade totalmente. Se le acque di alcune spiagge elbane sono inquinate quasi sempre lo dobbiamo a scarichi fognari non conformi alle leggi o depuratori malfunzionanti, non all'alibi dissalatore.
La nota dolente รจ l'analisi delle specie di alghe del fondale in prossimitร dello scarico: โIn pratica un'area che va desertificando dal punto di vista biologico con avanzamento di Cymodocea nodosa a sostituire la regressione della Posidonia oceanicaโ. Ma segue l'importante precisazione: โOvviamente il dinamismo dell'evoluzione regressiva va confermato, per la correttezza scientifica, nel tempoโ.
Le considerazioni conclusive sono quelle che ovviamente fanno piรน colpo tra i contrari: โInfatti i numerosi studi scientifici del settore sono sostanzialmente concordi nel rilevare ed affermare che i reflui degli impianti di dissalazione (salamoia) hanno un impatto negativo ed un'apprezzabile alterazione del corpo idrico recettore; alterazioni significative e strettamente correlate all'incremento di salinitร . La regressione del Posidonia marina (tra i piรน validi descrittori della stabilitร degli ecosistemi marini) [โฆ] รจ indicativa dell'impoverimento dell'ecosistema interessato dallo scarico, laddove le concentrazioni saline o superano la soglia di tossicitร o comunque generano stress, che nel tempo si concretizza con una regressione delle praterie.โ
Tuttavia, anche qui, si trova un'importante precisazione: โOvviamente, come per tutte le tipologie di scarico, l'impatto รจ funzione delle scelte ingegneristiche e delle opere di mitigazione sia nel processo sia nello scaricoโ.
Premesso quindi che l'aspetto salamoia non vada trascurato, occorre fare qualche distinguo del caso. Nel caso elbano, la salamoia viene scaricata a 500 metri dalla battigia (molto piรน lontano del caso di Lipari), e lo scarico รจ dotato di diffusori. Secondo la relazione tecnica la concentrazione salina รจ inferiore a 1 g/l, ed รจ giร quasi totalmente diluita alla distanza di 10-20 metri dallo scarico. Inoltre comparando le tabelle della suddetta relazione con quelle dello studio di Lipari, i valori elbani risulterebbero tutti piรน bassi, โben al di sotto dei limiti applicati in Italia (pseudolimite del 10%)โ. Fonte: Relazione tecnica, pag. 17. http://oldait.euro.it:8080/plone_ait/documenti-e-normativa/approvazione-progetti/ct5-progetto-definitivo-impianto-di-dissalzione-in-loc-mola-da-80l-s/progetto-definitivo/elaborati-tecnici/a1a_relazione-tecnico-descrittiva-generale.pdf
Va anche ricordato che gli scarichi degli impianti di dissalazione di Capraia, Giglio e Gorgona non hanno dato problemi all'ecosistema marino. http://www.elbareport.it/scienza-ambiente/item/42797-l%E2%80%99arcipelago-toscano-nel-rapporto-isole-sostenibili-2020 . In questo articolo, tra l'altro, si suggerisce l'impiego di due prototipi di diffusori, che hanno garantito una riduzione del 99% degli impatti ambientali associati. Quindi potrebbe essere valutato un loro possibile utilizzo.