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CONFCOMMERCIO ELBA pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 18:39
[COLOR=darkred][SIZE=4] EMERGENZA BENZINA : Eโ€™ ANCHE UNA QUESTIONE POLITICA [/SIZE] [/COLOR] . [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/francarosso.JPG[/IMGSX] In questa difficilissima fase post Covid-19, nella quale le nostre imprese turistiche cercano a stento di ripartire con la stagione, ecco che una nuova emergenza coinvolge lโ€™Elba. Anche il settore dellโ€™approvvigionamento dei carburanti da trazione, elemento fondamentale per il nostro sistema produttivo e turistico, sta affrontando gravi interrogativi sul suo futuro. Le modalitร  adottate fino a pochi giorni fa si sono fondate sulla sicurezza costituita dal deposito costiero di carburanti di Elbana Petroli, impresa nostra associata, che ha garantito responsabilmente un impeccabile servizio per decenni, rivestendo un ruolo essenziale per il territorio. Questa soluzione รจ stata dettata per anni dallโ€™opzione per lโ€™approvvigionamento via mare con bettolina unito ad una distribuzione capillare ad ogni stazione di rifornimento presente sullโ€™isola, servita nel periodo di punta anche piรน volte al giorno data la ridotta capacitร  dei serbatoi. Ultimamente emergerebbero scelte di modalitร  logistiche diverse attraverso bilici di enormi proporzioni destinati a sbarcare sullโ€™Elba previo trasporto su nave dedicata, per le quali non esistono ancore garanzie di accosto stabile e sostenibile. A questo si aggiunge la prospettiva di un grave appesantimento del traffico sulle nostre strade notoriamente strette in un sistema viario fragile e con frequenti limiti di carico e di stazza, nel quale la sola sosta per lo scarico puรฒ costituire una significativa interferenza. Per rendersi conto delle proporzioni, dati alla mano, la media del gasolio e della benzina distribuiti in questi anni sullโ€™isola (per complessivi 17/18 milioni di litri annui) genererebbe la movimentazione di circa 700/800 veicoli Tir concentrati per circa lโ€™80% nei mesi estivi. I presagi di ciรฒ che potrebbe accadere si sono giร  intravisti in occasione della corsa straordinaria autorizzata in via dโ€™emergenza qualche giorno fa: distributori sforniti dopo poco e altri esclusi dal rifornimento, proteste per il traffico, servizi pubblici rimasti senza carburante. Se questo basterebbe a paralizzare qualsiasi territorio, il nostro ad alta vocazione turistica vedrebbe compromessa in toto la nautica da diporto con danni economici inestimabili. Questi gravi rischi impongono un urgente intervento delle istituzioni e della politica, in quanto non puรฒ essere pregiudicato un servizio con connotati di pubblica utilitร  che deve essere garantito con continuitร  in ogni stagione e indipendentemente dalle condizioni meteo. Non possiamo aggravare dal punto di vista ambientale e della stessa vivibilitร  il nostro territorio, giร  fragile per la sua condizione insulare, quando si fa un gran parlare di turismo sostenibile e di qualitร  della vita. Da questa incertezza emerge purtroppo un dato sicuro: il rischio di chiusura di unโ€™importante attivitร  produttiva elbana ed un ennesimo problema occupazionale per i suoi 10 dipendenti. Se il problema rimane solo di natura economica, si cominci a ragionare su un possibile intervento pubblico di sostegno al trasporto via mare per colmare un evidente svantaggio competitivo nel prezzo di erogazione affinchรฉ si trovino reali soluzioni che ci permettano di non essere ancora una volta perdenti a causa delle differenze con la terraferma. La Presidente Franca Rosso
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