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Michele da Portoferraio pubblicato il 15 Maggio 2020 alle 9:21
Le AMP generalmente sono suddivise al loro interno in โ€œsub-sistemiโ€ denominati Zone A, B e C. La zona di riserva integrale (A) รจ quella in cui sono generalmente vietate le attivitร  che possano arrecare danno o disturbo all'ambiente marino. La zona A รจ solitamente unโ€™area ยซno entry-no takeยป. In tale zona sono consentite in genere unicamente le attivitร  di ricerca scientifica e le attivitร  di servizio. Essa garantisce, infatti, la tutela della biodiversitร  e il ripopolamento delle specie animali e vegetali, e pertanto prescrive, quasi sempre, il divieto di balneazione e di navigazione. Al confine con la zona di protezione integrale si trova quella di riserva generale (B) che coniuga la conservazione dei valori ambientali con la fruizione compatibile dell'ambiente marino. In essa, in genere, sono consentite la balneazione, le visite guidate anche subacquee, la navigazione (a remi, a vela), l'ormeggio e l'ancoraggio in zone limitate (Probabilmente boe a pagamento) individuate dall'ente gestore. Le attivitร  di pesca consentite si limitano generalmente alle attivitร  professionali esercitate dai residenti, mentre la pesca sportiva, quando permessa, รจ regolamentata rigidamente. La pesca subacquea รจ rigorosamente vietata Di norma la zona di riserva generale รจ racchiusa da una zona di riserva parziale (C) che si puรฒ considerare una fascia tampone o fascia intermedia (buffer zone) tra le zone di maggiore pregio naturalistico e i settori esterni all'AMP. In questa zona, di solito non molto estesa, i limiti dโ€™uso sono meno pressanti e le attivitร  antropiche sono generalmente consentite. Qui, oltre a quanto giร  consentito nelle altre zone, sono permesse e regolamentate dall'Organismo di gestione tutte le attivitร  di fruizione del mare di modesto impatto ambientale, quali la navigazione delle imbarcazioni a motore (nel piรน dei casi a velocitร  ridotta), l'ormeggio, l'ancoraggio e la pesca sportiva. In zona C in genere ricade la maggior estensione dell'AMP. Occorre precisare che limiti e divieti nelle diverse Zone sono esattamente definiti e individuati dai decreti istitutivi e dai regolamenti delle Aree Marine Protette, che tengono conto delle peculiaritร , caratteristiche e necessitร  di ciascuna. Di norma queste aree marine protette sono realizzate in zone giร  sviluppate da un punto di vista turistico ,ricettivo (Ad esempio Portofino) e in aree poco antropizzate (tipo Tavolara). Mi chiedo come possa essere realizzata su un isola che nel periodo estivo ospita 200000 abitanti "stanziali", senza creare enormi disagi alla popolazione , ai pescatori e danni al settore turistico.
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