[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/riflessione.JPG[/IMGSX] Condivido pienamente quanto scrive Rosy e mi rallegro (stupito) che finalmente qualcunโaltro lโ abbia fatto: lโho giร riferito piรน volte anchโio che questa follia collettiva molto probabilmente รจ una montatura che poteva essere contenuta entro termini ragionevolmente accettabili se solo si fosse provveduto tempestivamente ad isolare le persone infette e non, viceversa, le persone sane.
Quando faremo i conti, ci accorgeremo che avremo speso molto di piรน, non solo in termini di disastro economico, ma anche in fatto di vite umane: i morti per mancata assistenza sanitaria supereranno di gran lunga quelli del covid. Valeva la pena di morire di fame e di altre malattie non curate per questo risultato?
Ieri sera, sulla 7, il punto di Paolo Pagliaro ha riferito proprio questo concetto: lo stesso che avevo riportato il 27 aprile su questo blog e cioรจ che i danni diretti e indiretti del lockdown saranno incalcolabili e molto superiori ad ogni altra diversa iniziativa.
Venendo a quello che ci interessa piรน da vicino in questo momento, il governo, i nostri sindaci, il GAT e quantโaltri farneticano sul salvataggio di una stagione turistica giร morta in partenza con le prescrizioni surreali che propongono di adottare.
La cruda realtร รจ che nessun turista sarร disposto a fare le vacanze in tuta da astronauta e se qualcuno, bontร sua, verrร non rispetterร regole draconiane inapplicabili e comunque impossibili da far rispettare: quindi, se un eventuale contagio vorrร ripresentarsi, lo farร ugualmente e ci saremo rovinati la vita per niente.
Lo stesso dicasi per il 90 per cento degli operatori turistici che non avranno la convenienza economica e che, se anche faranno lโeroico tentativo di aprire, non potranno materialmente lavorare alle condizioni imposte.
Se รจ inutile anche fare appello, in generale, al senso di responsabilitร degli italiani (come ha dimostrato da nord a sud la folla sui Navigli a Milano e sui treni a Napoli), qui รจ del tutto impossibile.
Non dico di fare come se niente fosse successo ma, o ci si limita a poche norme prudenziali di facciata (tanto per dire che qualche precauzione รจ stata presa), o si fa come hanno giร annunciato Grecia e Croazia: il virus รจ un lontano ricordo, venite da noi che qui non cโรจ nessun problema.
Tutto il resto รจ pura fantasia: ad impossibilia, nemo tenetur .
Ne riparleremo a fine stagione, quando ci ricorderemo di un pessimista che diceva: ahi pentirommi e spesso, ma sconsolato, volgerommi indietro.