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MARCELLO CAMICI pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 7:10
[COLOR=darkblue][SIZE=4] FICO D’INDIA DELL’ELBA .OPUNTIA FICUS INDICA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fico.JPG[/IMGSX] “Oltre il fico comune ,cresce spontaneamente per tutto,sotto i 300 metri di altitudine,portando frutti di cui molti son ghiotti,il fico d’india (cactus opuntia) con due varietà una (opuntia ficus indica) a grandi pale e frutti mangerecci di un bel colore d’oro,che a maturanza inoltrata diventano rosso-porpora,l’altra a pale o frutti più piccoli e spinosi,che nessuno mangia(opuntia amyclaea).Tutte e due queste specie si coltivano più per farne siepi che per averne frutto” In queste poche parole di Giulio Pullè ( pagina 40 di “Monografia agraria del circondario dell’isola dell’Elba con cenno storico”.Portoferraio 1879) c’è tutto quello che v’è da sapere sul fico d’India dell’Elba: crescita spontanea lungo la costa dovunque,due varietà una commestibile a grandi frutti e pale e l’altra non commestibile a piccole pale e piccoli frutti spinosi,coltivate entrambe solo per farne siepi. Le pale del fico d’India sono fusti appiattiti chiamati cladodi (con funzione di accumulo di acqua e fotosintesi clorofilliana).E’ una pianta sempreverde capace di vivere qualche secolo.Le pale cadute a terra radicano con facilità consentendo una crescita spontanea e una veloce propagazione vegetativa.Il cladode veniva usato dai nostri antenati a scopo medicinale come antinfiammatorio,cicatrizzante le ferite,antidiarroico. Dall’estratto dei semi del frutto si ricava l’olio di fico d’india diventato la nuova punta di diamante dei trattamenti anti-age.Grazie all’eccezionale contenuto in acidi grassi essenziali (70% di omega-6) ha proprietà rigeneranti,ristrutturanti,rassodanti e aiuta a rallentare il processo di invecchiamento della pelle e prevenire la formazione di rughe.La vitamina E di cui è ricco svolge azione antiossidante che protegge dai radicali liberi.Questo portentoso elisir di lunga vita è ad assorbimento rapido e non unge,infatti può essere utilizzato anche puro su tutti i tipi di pelle.Bisogna massaggiare mattina e sera sul viso,compreso il controno degli occhi e attorno alle labbra. La varietà commestibile (opuntia ficus indica) nel periodo dell’inflorescenza ha bellissimi fiori giallo arancio e il frutto,ricco di semi,ha un colore giallo arancione nella varietà sulfarina e rosso porpora nella varietà sanguigna,bianco nella miscaredda. Solo in Toscana il fico d’India, per il carattere invadente della specie che tende a sostituire l’altra flora modificando il paesaggio, una legge regionale ne vieta espressamente l’uso per interventi di ingegneria naturalistica come il rinverdimento,la riforestazione ed il consolidamento dei terreni.( LRT 56/2000 Art 6 comma 4.Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali,della flora e della fauna selvatiche) In tutte le altre regioni d’Italia non v’è alcun divieto . Alcune regioni centro meridionali sono diventate produttrici di fico d’India. Qui la produzione riguarda esclusivamente il frutto da commercializzare.Questa commercializzazione ha posto l’Italia tra i principali produttori a livello mondiale e primo a livello europeo(Danilo Scalone.”Studio e caratterizzazione di alcuni prodotti tipici mediterranei in termini di qualità e funzioni salutistiche.Catania.2013). Ogni volta che vado a camminare nei sentieri dell’Elba ,quasi sempre incontro grandi piante di fico d’india Lo incontro anche transitando in auto lungo i bordi della strada. Sia nell’uno che nell’altro caso in stato di completo abbandono con i frutti caduti per terra a marcire. Un simile patrimonio naturale cresce spontaneo sull’isola e in grande abbondanza ma non è mai stata fatta una quantificazione precisa. Raccolto il frutto o anche coltivato, sarebbe fonte di reddito e darebbe lavoro per tutto l’anno. Marcello Camici
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