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Roberta Madioni pubblicato il 9 Maggio 2020 alle 14:51
[COLOR=darkred][SIZE=4] La condizione del lavoratore stagionale [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/roberta.JPG[/IMGSX] Molti turisti credono erroneamente che il lavoratore stagionale sia fortunato. Lavorare solo quattro/ sei mesi e campare di rendita tutto l'anno. Ma la realtร  รจ diversa , fare il lavoratore stagionale nelle piccole isole non รจ una scelta ma spesso l'unica opportunitร . Il lavoratore stagionale non ha il diritto di ammalarsi perchรฉ compromette la sua assunzione per la stagione e per gli anni successivi. Non avrร  una pensione adeguata perchรฉ a fine carriera avrร  la metร  dei contributi versati. Durante la stagione lavora sempre in affanno senza mai fermarsi, nel clou del lavoro non ci sono pause . Spesso in Italia si parla del disagio del lavoro precario , della necessitร  di stabilizzazioni, perchรฉ il precariato non consente una programmazione di vita , tipo lโ€™accesso al credito per l'acquisto di una casa o altro. Il lavoro stagionale รจ la forma di precariato per eccellenza, non hai la sicurezza di avere un contratto per l'anno successivo, dipende dalla stabilitร  economica finanziaria degli imprenditori etc. Per ogni imprenditore che rinuncia a fare impresa ci saranno a cascata stagionali disoccupati. Anche le condizioni delle imprese medio piccole non sono delle piรน floride e afflitte dalle stesse problematiche . Sono solitamente a conduzione familiare. Persone che lavorano anche 10/12 ore al giorno con ritmi incessanti e logoranti. Pagati tutti gli oneri di impresa , gli resta quanto basta per il loro sostentamento durante l'anno . Vero รจ , che lavorano solo la metร  di un anno , ma sono equiparabili ad un part time verticale perchรฉ tutte le ore fatte durante la stagione equivalgono alle ore che un normale lavoratore fa in un anno . Trovo vergognose certe lettere di alcuni turisti che sono state pubblicate accusando la gente che lavora di voler guadagnare a loro discapito per fare i nullafacenti durante l'inverno . Mi stupisce colui che pubblica certe lettere che pur essendo a conoscenza delle condizioni di lavoro dei suoi concittadini non ritiene doveroso spendere due parole per fare emergere la realtร  dei fatti . Quando arrivano certe lettere che rasentano la diffamazione di un'intera categoria di lavoratori andrebbero valutate attentamente prima di pubblicarle. Quest'anno in special modo considerato la critica situazione dove si prevede una riapertura ridotta , una ricettivitร  turistica ridotta , ci sarร  lavoro per tutti ? Dott.ssa Roberta Madioni
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