[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/plexi.JPG[/IMGSX] Buongiorno a tutti.
In risposta al Sig. Campitelli devo dire che sono d’accordo su molte cose che sostiene nel suo post, specialmente sul fatto che se il turismo balneare non riparte l’Isola subirà una bastonata terribile. Premesso che, come afferma correttamente il Sig. campitelli, i prossimi mesi sono incerti e i discorsi che facciamo ora sono poco più che sfoghi di soggetti oramai claustrofobici con maturate manie persecutorie specialmente di noi miserrimi che abbiamo il peccato originale di possedere una seconda casa sull’isola, devo però rilevare che, secondo me, il “turismo rilevante”, (presumibilmente intendendo quello con il costume all’ultima moda che affitta ombrellone e sdraio e a pranzo mangia il fritto misto scongelato nel ristorante annesso parlando e chattando fisso al telefonino) che egli afferma e come sostanzialmente unico da intercettare questa estate sia, oltre che strategicamente sbagliato, di improbabile attuazione. Mi rendo conto che il Sig. Campitelli essendo un operatore turistico possa tendere a giustificare ed approvare quanto proposto dal Sindaco Gelsi in merito all’ampliamento e, forse chissà, della chiusura delle spiagge libere. Ma temo sia un boomerang proprio per tutti gli operatori turistici. E per questo non posso che condividere in toto quanto espresso in altri post dal Dott. Camici che nella massima sintesi dice “l’Elba non può essere solo spiaggia e mare”. Certamente il Dott. Camici intende come risorse e opportunità lavorative ed ha perfettamente ragione. Si devono diversificare le opportunità di sviluppo e valorizzare ciò che di buono il territorio ha a disposizione . Io intendo la questione anche come un diverso modo di interpretare le vacanze sull’isola non esclusivamente basato sull’ombrellone e la sdraio. E questo diverso modo di interpretare la vacanza, a mio avviso, non solo non stride con le esigenze degli operatori turistici ma addirittura va a loro totale vantaggio, specialmente nel verso dell’allungamento della stagione.
Probabilmente è vero che in agosto, e forse anche in parte a luglio, la maggioranza dei vostri ospiti sia più interessata al mare che a tutto il resto. Ma non credo proprio che l’utente che frequenta l’Isola nei mesi intermedi, quello che è e potrebbe essere fidelizzato nella frequentazione, dalle vacanze Pasquali a Luglio e da fine agosto ad ottobre sia prevalentemente interessato solo “all’ombrellone”. A giudicare dalla gente che cammina in montagna e che va in bicicletta per strade e sentieri direi proprio di no. E a giudicare dalla gente che, almeno io, trovo regolarmente anche nelle spiagge più isolate e lontano da lidi attrezzati, pure no anche in questo caso. E non penso proprio che un turista che ama uno stile di vita più “immerso nella natura” a scapito del lido attrezzato sia economicamente meno rilevante di chi frequenta il lido attrezzato. Anzi, mi creda, non voglio farne una battaglia culturale per carità ma sono convinto che il livello medio di chi ama il contatto diretto con la natura sia un poco superiore a quello del “balneare da lido”. Magari non affitta l’ombrellone tutti i giorni, magari si porta pure l’apparentemente esecrabile ed ignominoso pranzo a sacco, (azzarderei addirittura acquistato all’Elba in qualche bottega di paese) ma sicuramente la sera spesso va al ristorante e non disdegna l’acquisto di varie tipicità del luogo. Non sono un operatore turistico con l’esperienza del il Sig. Campitelli ma da frequentatore abituale della costa toscana quasi dirimpettaia all’Elba, dove in famiglia abbiano una casa e dove vado, aimè andavo, tutti i fine settimana (nella mia casa all’Elba purtroppo per vari motivi di lavoro e di famiglia riesco a venirci solo se metto insieme un fine settimana lungo o qualche giorno di ferie) e dove prendo regolarmente l’ombrellone in uno stabilimento (spero che il Sig. Campitelli apprezzi) da quanto vedo e sento da chi fa il mestiere di operatore balneare rilevo che i primi a vuotarsi sono proprio gli stabilimenti a scapito di una spiaggia libera intasata sempre e comunque. E se il mio visus, normalmente discreto, non mi tradisce con immagini farlocche anche in tante spiagge elbane dove convivono spiaggia libera e stabilimenti a ben guardare spesso, forse sempre, la spiaggia libera è piena e talvolta gli ombrelloni sono in parte vuoti, specialmente al di fuori delle due settimane canoniche a cavallo del ferragosto.
Il “vostro avventore fiorentino”, per usare la simpatica terminologia del Sig. Campitelli per definire quello che ha la casa sull’isola, probabilmente visti i costi complessivi che annualmente sostiene non dà grande importanza a 20 o 25 euro in più al giorno per affittare l’ombrellone al lido. Generalizzare sarebbe un errore ma se tanti non lo fanno, o non lo vogliono fare, non è certo soltanto per il vile denaro. Ma è perché non amano quel tipo di mare in quel tipo di posto. E io stesso sono convinto che questo concetto valga molto più spesso di quanto si pensi anche per chi arriva sull’isola affittando una casa o prendendo una camera in albergo. Sappiamo tutti bene che chi viene sull’Isola in due con una macchina in estate “perde per la strada” mediamente oltre 200 euro di nave. Ovvero circa il costo di una settimana di affitto di ombrellone e sdraio in un buon stabilimento della costa, o un giorno o due di permanenza in albergo o casa. Quindi se viene sull’isola lo fa per il valore aggiunto dell’ambiente e della bellezza. Che sono, per gli amanti della natura, un concetto un tantino diverso da quello tipico con cui si considera uno stabilimento balneare se pure buono ed inserito in un bel contesto come certamente lo sono la stragrande maggioranza di quelli presenti sull’Isola. Che infatti, da me compreso, non vengono disdegnati. Anzi. Ma utilizzati a piacimento senza esserne obbligati. L’obbligo purtroppo fa perdere ogni poesia. Compreso quella che ci spinge sull’Isola.
Concordo, purtroppo, che la clientela più debole non può aiutare l’Elba, così come non potrà aiutare nessun luogo di villeggiatura, ma non concordo su quella strategia che apparentemente, spero che il Sig. Campitelli mi contraddica, traspare: Con queste iniziative prendiamo quello che si può prendere nell’immediato e poi si vede. Certo nelle due o tre settimane di agosto quando arriva (arrivava parlando di quest’anno!!) il pienone tutte le valutazioni sopra descritte si stravolgono e pendono verso la tesi del Sig. Campitelli. Ma a mio parere quella clientela l’Elba la rivede dopo 10 o 15 anni quando ha finito di fare il giro delle varie località turistiche Italiane e magari Greche. Sbaglierò ma io penso che l’Isola abbia bisogno principalmente di un turismo, certamente di buon livello, ma e soprattutto fidelizzato. Anche come quello tanto vituperato dei proprietari di seconda casa che andrebbero se non incentivati almeno non portati alla gogna. Chissà poi perché?!.
Poi siamo d’accordo che quest’anno l’isola, e tutto il resto del Paese, dovrà tirare a restare a galla bevendo il meno possibile. Ma la sopravvivenza di quest’anno e la ripartenza futura ( primavera estate 2021) dipenderà, oltre che dal Coronavirus, anche dalla capacità di avere steso buone fondamenta oggi. Voi come operatori e noi come turisti direttamente interessati.
Mi scuso per la lunghezza e vi saluto cordialmente sperando di vederci presto ed in salute.
Fabrizio