Effettivamente l'insistenza di Marcello pone qualche dubbio di eccessivitร e personalismo.
Come non accetto siano le aziende a trascinare qualcuno alla realizzazione di corsi fasulli, tra l'altro pagati per buoni e non scontati.
L'interesse delle aziende รจ formare e formarsi, quindi partecipare. Non รจ un caso che oltre a quelli obbligatori, aderiscano in molte ad altri corsi formativi su nuove tecnologie e materiali.
MENTRE E' IMPORTANTE INFORMARE CHE TUTTI I CORSI SULLA SICUREZZA SI POSSONO EFFETTUARE ONLINE, QUINDI SENZA VINCOLI TEMPORALI ED A COSTI ASSOLUTAMENTE COMPETITIVI, ad esempio corso RSPP Euro 110+iva, corso RSL Euro 200+ iva, corso Pronto Soccorso Euro 70+iva........ [URL]www.626.it,[/URL] oltre a molti altri adempimenti obbligatori
Quanto al ruolo delle associazioni, per quanto estranee all'accaduto, si puรฒ fare di piรน, con impegno nell'organizzare, ognuna per le proprie categorie rappresentate, i corsi obbligatori per legge, costantemente ed a costi abbordabili.
Purtroppo qualcuno ha colto la lacuna, vedendo il facile lucro ed a pagarne le spese sono solo le imprese................
Ad esempio dopo decenni di "mestiere" ho dovuto obbligatoriamente partecipare ad un corso specifico, in cui ho "insegnato" al relatore (fresco fresco appena.... sfornato) la giusta pronuncia di una attrezzatura, che penso non avesse mai veduto tranne in foto!!!!!
Si potrebbe discutere anche della ingiustizia a cui sono sottoposti gli imprenditori, che devono a proprio notevole costo formare i dipendenti, sotto il profilo professionale e della sicurezza, per poi magari a ciclo completato vedersi mandare a quel paese e ricominciare da capo con il sostituto...........
Comunque resta che la sicurezza nei luoghi di lavoro ha negli ultimi anni registrato un netto miglioramento, ed a mio parere se le regole saranno scritte con l'apporto degli addetti ai lavori si potrร nno raggiungere livelli ancora maggiori, con meno inutili adempimenti cartacei spesso follemente immensi e nella realtร neppure visionati.
Per mia esperienza ritengo sia un percorso che coinvolge principalmente i datori di lavoro ma parimerito i lavoratori, che non di rado accettano malvolentieri un nuovo modo di approcciarsi alla propria professione ed a norme di tutela oggi doverose.
