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CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA PORTOFERRAIO pubblicato il 7 Aprile 2020 alle 16:42
[COLOR=darkred][SIZE=4] โ€œSVERSA ILLEGALMENTE LIQUAMI NEI TOMBINI FERMATO DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIOโ€ [/SIZE] [/COLOR] Nei giorni scorsi, personale del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Portoferraio ha individuato e deferito allโ€™Autoritร  Giudiziaria il titolare di una societร  di autospurghi e sottoposto a sequestro preventivo per fini di confisca lโ€™autobotte da esso utilizzata, per varie ipotesi di reato ambientale. In particolare, lโ€™attivitร  investigativa del N.O.P.A., รจ stata avviata nei primi giorni del mese di Febbraio, con il fine di verificare il corretto smaltimento dei rifiuti liquidi (reflui) prelevati dalle fosse biologiche di abitazioni private ed aziende. Le indagini hanno portato ad accertare che il titolare della societร  alla guida dellโ€™autobotte utilizzata per lo spurgo dei pozzi neri, invece di smaltire correttamente il rifiuto liquido presso i previsti impianti di depurazione autorizzati presenti sul territorio, ha illecitamente sversato i liquami trasportati, allโ€™interno di un tombinino della rete fognaria pubblica. La vigente normativa ambientale prevede che tutti i liquami che vengono riversati in vasche (fosse biologiche o pozzi neri), sia da parte delle aziende che delle abitazioni private, una volta caricati su un idoneo mezzo di trasporto (nel caso di specie, autobotti di imprese di spurgo), devono essere tempestivamente conferiti ad un impianto di trattamento di rifiuti liquidi. Nelle varie fasi del trasporto, dal produttore/detentore al sito di trattamento, i rifiuti devono essere obbligatoriamente accompagnati dal F.I.R. (Formulario Identificazione Rifiuti), che รจ un documento che garantisce la tracciabilitร  del relativo flusso, nonchรจ la trasparenza in ordine allโ€™identificazione e ai costi di smaltimento dei rifiuti stessi. Dalle investigazioni รจ invece emerso che lโ€™indagato oltre che smaltire illegalmente tali rifiuti, trasportava gli stessi in assenza dellโ€™obbligatoria documentazione di tracciabilitร  F.I.R. Tale operazione, si inquadra tra i compiti istituzionali espletati dal Corpo delle Capitanerie di Porto โ€“ Guardia Costiera, che da sempre รจ impegnata nel contrasto delle attivitร  illecite che possano causare danni o situazioni di pericolo per lโ€™ambiente marino e costiero.
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