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La Corte Costituzionale e la casta dei giudici in particolare. Qualche cosa non mi torna. Ho letto le biografie di tutti i 15 componenti la Corte Costituzionale. 11 sono dichiaratamente di sinistra, non ne fanno segreto alcuno e sono stati nominati da altri partecipanti alla festa del’uguaglianza in terra ad ogni costo, Vogliono essere tutti eguali in terra e con estremo sacrificio sopportano anche uno stipendio mensile che un operario raggiunge in due anni di duro e vero Lavoro. Ma questo è un altro ragionamento. Sono due le considerazioni che mi vengono alla mente circa i 15 componenti: a ) se undici sono di sinistra, due di loro hanno votato contro il loro sentimento politico a favore del Lodo Alfano e quindi di Berlusconi. A questi Due va la mia ammirazione. ( 9 contrari e 6 favorevoli ma i contrari avrebbero dovuto essere 11. Due pentiti sulla via di Damasco ? ) b ) a mio parere le sentenze della Corte dovrebbero essere emesse all’ unanimità essendo impossibile credere che una sentenza possa avere due chiavi di lettura. Essendo i 15 in questione la somma espressione della conoscenza giuridica, è spaventevole pensare che la stessa situazione possa avere due interpretazioni opposte e contrastanti fra di loro, nel merito. Se 15 uomini di eccelso valore e disciplina e conoscenza danno due risposte diverse allo stesso quesito i problemi possono essere ancora due : a ) una parte di loro è in perfetta malafede e danno la ragione od il torto per partito preso b ) tanto vale , tanto sarebbe valso, tirare una moneta in aria. Se “ testa “ assolto ed approvato, se “ croce “ crocifisso ( la vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera ) Concludo tristemente che, se una piccola ma significativa parte della magistratura è disponibile a farsi ben corrompere, ad accettare prebende, vestiti, macchine ed appartamenti garconnière in uso, prestiti senza interessi, beh, allora siamo proprio messi male.