Brutte notizie, quasi il raddoppio dei casi ieri in Provincia di Livorno, da 62 a 117 e nuovo record di morti in Italia ieri, 627 in un giorno che portano il totale a 4.032.
Coronavirus, il direttore dell'ospedale di Livorno: «Pronti al peggio, ci aspettiamo l’ondata. 52 letti di terapia intensiva»
Faccia a faccia con Luca Carneglia sull'emergenza: «Malattie Infettive piena si allarga a Nefrologia, Rianimazione verrà smistata su tre padiglioni»
GIULIO CORSI
20 MARZO 2020
LIVORNO
Luca Carneglia, direttore dell'ospedale. Com'è la situazione?
«Il reparto di Malattie Infettive ormai è pieno. Bisogna considerare che stiamo lavorando anche per territori fuori Livorno. Abbiamo pazienti che vengono da Versilia, Massa, anche dal nord Italia».
Dunque come pensate di muovervi?
«Abbiamo già messo quattro pazienti positivi nella nuova area Covid, ricavata all'11° padiglione, che prima ospitava Nefrologia e che ora è stato svuotato e riconvertito. I lavori di approntamento sono terminati».
In totale quanti posti in più avete ricavato per l'emergenza?
«Adesso tutti i 19 posti di Malattie Infettive al 9° padiglione sono dedicati al Covid. A questi si aggiungono altri 20 letti dell'11° padiglione: 12 saranno dedicati a pazienti Covid che non hanno bisogno di Terapia Intensiva - quattro, come dicevo, li abbiamo già occupati -, gli altri 8 posti invece saranno riservati a chi ha bisogno di essere intubato».
Significa che Rianimazione raddoppierà e avrà un reparto bis all'11° padiglione?
«Esatto».
La terapia intensiva bis quando sarà attivata?
«Stasera (ieri, ndr) apriremo i primi 4 letti. Nei prossimi giorni attendiamo gli altri 4 ventilatori».
L’attuale Rianimazione, al padiglione 15, com’è messa?
«La Rianimazione è divisa in due stanze, la rossa con 8 posti letto, e la verde con 11. Abbiamo deciso di dedicare tutta la stanza rossa ai pazienti Covid».
Quanti sono quelli attualmente in terapia nella stanza rossa?
«Sono 7 (la fotografia è di ieri all’ora di pranzo, ndr). C’è un solo posto libero che potrebbe occuparsi da un momento all’altro. Per questo abbiamo necessità di aumentare i letti ventilati. Che già stasera diventeranno 12 e presto 16».
State rivoluzionando l’ospedale.
«Abbiamo elaborato un piano d’azione a step successivi per fare in modo che l’ospedale sia in grado di fronteggiare l’emergenza. Siamo operativi per un afflusso maggiore di pazienti».
Vi aspettate che saliranno i contagi e i ricoveri?
«Ci aspettiamo l’ondata».
I numeri di Livorno però per adesso sono decisamente più bassi, non solo del nord Italia ma anche di altre zone limitrofe della Toscana.
«È vero, ma bisogna dire le cose come stanno: il virus è arrivato, è entrato in città. Per questo è fondamentale rispettare le indicazioni e le norme e mantenere il distanziamento sociale. E noi dobbiamo essere pronti».
Se arrivasse l’ondata, quei 16 letti di Rianimazione non basterebbero...
«E infatti stiamo già lavorando allo step successivo: abbiamo svuotato il primo piano del 2° padiglione, vale a dire una parte della Medicina: lì abbiamo ricavato altri 34 posti letto che saranno dedicati a pazienti positivi al Covid. Abbiamo dovuto effettuare una serie di lavori agli impianti elettrici che finiranno stasera (ieri, ndr), che ci permetteranno di ricavare altri 32 posti di Terapia Intensiva».
Dunque ipotizzate di arrivare a 48 letti ventilati?
«Potremmo salire anche a 52, ci siamo tenuti una riserva di 4 posti al 9° padiglione».
Ma serviranno ventilatori: avete certezza che arriveranno?
«Servirà anche il personale, in primis gli anestesisti. La Protezione Civile si sta muovendo per la distribuzione dei ventilatori. Ad ora la certezza è che stasera (ieri, ndr) saranno aumentati i letti di Rianimazione a 12 e presto saranno 16. La situazione però è in rapido divenire».
Serviranno anche letti non di terapia intensiva.
«Sì, abbiamo bisogno anche di letti Covid non ventilati. Una parte come dicevo li abbiamo pronti all’11°, una parte potranno essere quelli del 2° padiglione fino a quando non serviranno per la Rianimazione. Una parte ancora potrebbero essere ricavati al 6° padiglione. Ma stiamo pensando anche di riaprire il 5° per le degenze. Abbiamo fatto un sopralluogo col direttore generale Casani. Quel che è certo è che gli spazi li abbiamo».
A proposito del 2° padiglione: dove avete messo i degenti di Medicina che stavano al primo piano?
«I ricoveri ordinari sono molto diminuiti. I 35 posti del primo piano si sono svuotati».
E pensare che il reparto - che ha 114 posti letto - era sempre pieno...
«È un fatto che meriterà una riflessione quando questa storia sarà finita».
L’impressione è che, terminata l’emergenza, il tema degli accessi impropri sia davvero da affrontare: la paura del virus tiene lontani i cittadini dagli ospedali. Anche al pronto soccorso gli accessi sono calati, vero?
«La media annuale è di 170 accessi al giorno, ora sono 80».
Parliamo del personale.
«Ho una parola sola: grazie. Voglio evidenziare il gran senso del dovere di tutti e l’altissima professionalità di tutti».
C’è un problema legato agli organici però: sono state annunciate assunzioni di infermieri ma secondo alcuni sindacati non basteranno...
«Oltre ai nuovi arrivi, voglio ricordare che la riduzione delle altre attività ospedaliere - come l’attività di sala operatoria e quella ambulatoriale - permette di dirottare parte del personale sul Covid».
E a livello medico?
«Oggi siamo in grado di cogestire il paziente contagiato da Covid in maniera multidisciplinare con pneumologo, nefrologo, internista e specialista in malattie infettive proprio perché i carichi su altre attività sono diminuiti».
I sindacati lamentano mancanza di dispositivi: è un problema nazionale e Livorno non ne è immune.
«Seguiamo le raccomandazioni Oms, riprese da istituto superiore di Sanità e Regione: pur con mille difficoltà siamo riusciti a rispettare la norme. Purtroppo non a soddisfare le apprensioni di tutti, ma chi deve avere le dotazioni le ha».
In questi 17 giorni, da quando il paziente 1 ha varcato la soglia dell’ospedale quanti sono stati i lavoratori ospedalieri contagiati?
«Due. Ma non si sa se sono stati contagiati in ospedale o altrove. Entrambi infatti lavorano in ambito ambulatoriale».
(sul Tirreno di domani la seconda parte dell’intervista)
Toscana
Regione Toscana
Ricoverati con sintomi 601
Terapia intensiva 189
Totale ospedalizzati 790
Isolamento domiciliare 923
Attualmente positivi 1.713
Nuovi attualmente positivi 291
Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 33
Deceduti 47
Casi Totali 1.793
Tamponi 10.405
Confirmed Cases by Country/Region/Sovereignty
81.286 China
47.021 Italy
21.571 Spain
19.848 Germany
19.644 Iran
19.624 US
12.632 France
8.652 Korea, South
5.544 Switzerland
4.014 United Kingdom
3.003 Netherlands
2.649 Austria
2.257 Belgium
1.959 Norway
1.639 Sweden
1.337 Denmark
1.085 Canada
1.030 Malaysia
1.020 Portugal