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Redazione Camminando pubblicato il 17 Marzo 2020 alle 8:42
[COLOR=darkred][SIZE=4] โ€œTRANQUILLI RAGAZZI MUOIONO SOLO GLI ANZIANIโ€ [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fabry.JPG[/IMGSX] In questo tragico momento che speriamo finisca il prima possibile, mi hanno colpito alcune brutte espressioni verbali e comunque sgradevoli, che posso riassumere nella frase simbolo โ€œSรฌ, ma dai, era anziano, con lโ€™aggiunta aveva patologie pregresseโ€ o molto piรน soft โ€œcon una situazione di salute compromessaโ€. Ecchecazzo io ne faccio parte e voi mi tranquillizzate cosรฌ? Bravi davvero! Un anziano o una anziana morti con il corona virus sono il nonno o la nonna, il papร  o la mamma, lo zio o la zia di persone e rimangono loro stessi sempre persone, anche nell'emergenza sanitaria. Non un codice, non un protocollo, non un numero. I nonni o gli anziani in genere amano veder crescere i figli, gli piace commentare il cantiere di lavoro in paese, cercano nel limite delle loro possibilitร  di aiutare gli amici e i bisognosi, poi ecco che un bel (o meglio un brutto) giorno arriva un virus, chissร  da dove, che prende di mira i loro vecchi polmoni aggravando una condizione di salute non ottimale, giร  minata. E cosรฌ molti, per un poโ€™ di giorni, senza il doveroso nobile scopo di rassicurarli, hanno fatto ricorso alla espressione โ€œsi ma era anziano e con gravi patologie โ€ per giustificare una morte in questo tempo di coronavirus. Aribravi davvero! Vorrei ricordarvi che sociologi , antropologi, analisti e anche giornalisti di conosciuta firma hanno scritto pezzi e racconti sulla fragilitร  e sul rispetto della senilitร , hanno scritto di anziani nelle case di riposo, di nonni che vanno al cup con la mascherina, di nonne che si proteggono con la sciarpa mentre entrano in una bottega tutte chiare espressioni di una fragilitร  manifesta a cui nessuno sfugge . Come รจ difficile trovare immagini di solidarietร  in giro in questo momento. La nostra stessa vita sociale quella cosรฌ bella e cosรฌ colorata degli aperitivi e delle cene, degli stadi pieni e delle manifestazioni di piazza, quella delle feste รจ stata ed รจ tuttora messa alla giusta prova del contenimento necessario, del distanziamento obbligatorio di almeno un metro, della sospensione di attivitร  che contemplavano aggregazioni di tante persone. Per questo siamo tutti un poโ€™ piรน fragili oggi, non solo i nonni e le nonne di 80 anni, anche i giovani di venti e gli adulti di 40 possono e debbono sentire sulle spalle una fragilitร  che deve fare da molla per arrivare a nuove forme di soliditร , di sicurezza, di forza. Ogni crisi, anche quella sanitaria piรน dura, contiene in sรฉ un duplice significato: quello della difficoltร  e del dolore, della paura e della prova, ma anche quello della opportunitร . Opportunitร  per cambiare qualcosa, per rilanciare un aspetto di vita che si pensava inesistente o non importante, opportunitร  per stabilire nuovi comportamenti, nuovi atteggiamenti, nuovi orizzonti. La grande forza spesso nasce dalla fragilitร . Grazie ai nonni e alle nonne. Noi "vecchiacci" forse, nella nostra fragilitร , siamo piรน forti degli altri.
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