BOCCIATA LA PROROGA E SANZIONATO LO STATO
โPer Onorato รจ finita la pacchia. La Commissione europea, dopo 8 anni di indagine, ha approvato la continuitร territoriale da e per la Sardegna, obbligando di fatto Onorato a pagare i 180 milioni di euro di debiti con lo Stato. Un effetto clamoroso che scaraventa sul gruppo Moby โ Tirrenia un obbligo inderogabile: pagare immediatamente le due rate da 120 milioni complessivi per lโacquisto di Tirrenia. Un pagamento ormai non piรน impugnabile e che non prevede piรน nemmeno un giorno di attesa.
I debiti con lo Stato devono essere immediatamente pagati, anche perchรฉ Onorato aveva detto di non voler pagare le prime due rate perchรฉ non era ancora arrivata la decisione europea.
Ora non ci sono piรน scuse e il debito deve essere immediatamente saldato previo il sequestro dei beni o lโimmediata rescissione del contratto di vendita per inadempienza contrattuale grave.
Una mazzata sulla giร drammatica situazione finanziaria del gruppo che adesso, alla crisi con banche e obbligazionisti, vede sommarsi questa per lui devastante decisione di immediato pagamento di 120 milioni.
Si tratta di una somma di cui Onorato, stante i bilanci, non dispone aprendo, dunque, due diversi scenari: il sequestro del patrimonio navale della compagnia oppure la rescissione da parte del ministero dello sviluppo economico del contratto di vendita di Tirrenia per grave inadempienza da parte dell'acquirente (Onorato).
Nel dispositivo di decisione, reso noto dalla commissione europea, si legge anche il divieto a qualsiasi proroga della convenzione considerato che per quella giร concessa nel passato lo Stato subisce una pesante sanzione economica.
Questi due elementi, da una parte la chiusura dell'indagine con l'obbligo di saldare i conti con lo Stato e dallโaltra la palese e dichiarata opposizione a qualsiasi nuova proroga, costituiscono un colpo durissimo alla stessa operativitร della compagnia considerato che non vi saranno piรน margini di trattativa sul pagamento del debito con lo Stato.
Tutto questo si verifica nello stesso giorno in cui Onorato ha comunicato alla Borsa di Lussemburgo il fallimento del negoziato con i titolari del bond e le stesse banche che lo finanziarono all'epoca dell'acquisto della Tirrenia.
I conti finanziari parlano, dunque, di una somma complessiva di circa 200 milioni da restituire immediatamente tra Stato e finanziatori senza possibilitร di ulteriori deroghe: 120 milioni allo Stato, 66 milioni alle banche e 12 milioni di interessi sul bond da 300 milioni.
Somme che Onorato non riuscirร certamente a saldare secondo la tempistica imposta dalla Commissione europea e che porterร certamente ad un punto di rottura.
Il ministero dei trasporti deve prevenire il disastro e predisporre con somma urgenza un decreto che introduca il contributo a passeggero e a merce trasportata, secondo un modello giร approvato a livello comunitario.
Ogni passeggero o trasportatore puรฒ scegliere la compagnia che preferisce e farsi applicare quel contributo di riequilibrio dalla compagnia che ha scelto.
Un sistema che eliminerebbe il monopolio e consentirebbe alle compagnie di incentivare il sistema di qualitร e concorrenza, garantendo nel contempo il sistema di continuitร territoriale.
Non ci sono gare dโappalto da fare ma un decreto da predisporre urgentemente senza perdere altro tempo ed evitare il disastro anche della continuitร territoriale marittima: la Sardegna e i sardi non lโaccetterebberoโ.
Lo ha dichiarato il leader di Unidos Mauro Pili subito dopo la decisione della commissione europea.