Homepage

Caro appassionati del New Delhi che ne parli tutti i giorni facendo anche botta e risposta fingendo di essere piú persone diverse: continuo a dire che di questioni di sanità dovrebbe parlare chi ha conoscenze e competenze per farlo. Altrimenti si rischia di dire castronerie quali “ un terzo dei pazienti che contraggono il batterio muoiono, questo avviene anche all'ospedale di Portoferraio“. La letalità del 31% delle SEPSI da Klebsiella pneumoniae NDM (questo è infatti il nome del batterio, “New Delhi” non significa nulla se non una città indiana) non è calcolata infatti su chi CONTRAE il batterio, ma su chi sviluppa una SEPSI da questo batterio. La stragrande maggioranza dei contaminati da KP NDM è infatti portatore asintomatico e non sviluppa alcuna malattia. Le morti da KP NDM all’ospedale di Portoferraio ammontano per ora fortunatamente a: ZERO, nessuna, nada. Se hai dati diversi mostrali, mettendoci la faccia; se hai delle ipotesi di reato, vai dalla magistratura, mettendoci la faccia. Fare insinuazioni, illazioni e allarmismo, in piú anonimamente, è semplicemente una vigliacca cialtronata e di certo non aiuta nessuno se davvero qualche problema ci fosse (ma interessa davvero risolvere i problemi, o piuttosto fare sciocche polemiche infondate?). La questione viene affrontata secondo le direttive aziendali che riprendono le raccomandazioni scientifiche internazionali, e fortunatamente non secondo quello che dice qualche anonimo postatore su un blog di provincia, che come ho spiegato non è neanche in grado di comprendere una frase sulla letalità, figuriamoci insegnare il mestiere a dei professionisti qualificati. Ora mi aspetto la solita risposta “studi” o “si informi” detta magari da qualcuno col diploma di ragioneria preso coi punti del Mulino Bianco a chi ha una laurea, una specializzazione, un dottorato e dei corsi specifici in materia.