Diceva Sciascia, che una nuova categoria di persone โ e pensava anzitutto agli intellettuali โ si era imposta nella societร : quella dei ยซcretini intelligentiยป. Sarebbe riduttivo parlare dei ยซcretini laureatiยป, ma in fondo, credo, i cretini intelligenti non sono altro che la parte piรน attiva e prepotente dei cretini laureati: coloro che credono di pensare con la propria testa e sono invece pensati dal potere, che dicono ossessivamente ยซioยป e sono di fatto massa, che pontificano e non studiano e, quando studiano, รจ solo per poter pontificare meglio, per dare pezze dโappoggio al loro narcisismo.
I cretini di Sciascia non sono ignoranti in fatto di libri, lo sono in fatto di realtร . Discettano sulla base di povere esperienze di vita ma di tante esperienze di lettura dei libri (o dellโascolto di quel che se ne dice a Fahrenheit) e visione dei film sponsorizzati dagli opinionisti alla moda, dai dottoroni e dottorini di cui piรน si parla,e dalle chiacchiere scambiate con amici simili a loro, dal turismo intelligente e low cost, dalle passerelle di nomi dette festival, dalla accanita presenza in salottini ยซesclusiviยป e in chiassose pizzerie magari vegane. Poco essi si mischiano con los de abajo, come si dice in America Latina, ma molti di loro amano ยซfare inchiesteยป, studiare il prossimo tenendosi perรฒ ben a distanza dalle esperienze che il prossimo piรน amaro รจ costretto a fare. Non vale neanche piรน lโavvertimento, meno cinico di quel che possa sembrare, di Fortini: se gli si vuol bene, bisogna augurar loro una grande disgrazia; sulla loro sensibilitร incidono solo le disgrazie vicinissime e non quelle di cui si racconta sui giornali o alle quali si guarda da lontano, quelle di cui si parlerร per sentirsi oltre che intelligenti anche buoni.
I cretini intelligenti peraltro scrivono molto, soprattutto romanzi. Hanno ben poco da raccontare, ma siccome i loro lettori sono ipocriti quanto loro, un pubblico lo trovano sempre, piccolo se non si spingono oltre la nobilitazione di una quotidianitร attraente o commovente, piรน vasto se azzardano interpretazioni filosofanti. Scrivono e parlano molto, e vivono al contrario assai poco, privi affatto di curiositร verso le veritร del mondo, che sono sempre troppo sconsolanti inquietanti preoccupanti e che, soprattutto!, potrebbero mettere in forse le loro facili convinzioni, le loro idee autogratificanti.
Ah, comโerano piรน interessanti i cretini di una volta! diceva Sciascia e forse citava Savinio e le sue osservazioni sul fascino della stupiditร quandโessa รจ perfetta, piena, rotonda, naturale, non intellettualeโฆ