X piero in campo
Pensi piero, che il reggimento o la scuola nella quale ho fatto il servizio di leva, aveva come motto: โfortior ex adversis resurgoโ ed era stampato in una โmostrinaโ nella quale era impressa una daga romana in mezzo ad un serto d'alloro. E' un po' simile al motto da Lei riportato nel precedente messaggio. Fortunatamente nella mia vita le avversitร che ho vissuto, non sono state poche ma di media entitร e quindi oggi, non sarei troppo sicuro se quel motto avrei potuto adattarlo alla mia persona. Di Lei piero ho capito molte cose fin dall'inizio e quasi mi verrebbe di darLe del tu da come somiglia, direbbe Giovanni Pascoli, โal tuo costume il mioโ ma il divario che ci divide รจ troppo grande ed anche cercando di venire incontro ai suoi ragionamenti, che non fanno una grinza, sotto l'aspetto etico, non riuscirei a condividere buona parte di essi. Essere atei strutturalmente รจ un privilegio perchรจ non comporta sforzo alcuno; รจ piรน difficile arrivare a credere perchรจ la fede รจ un sentimento che si puรฒ costruire nel tempo ma non รจ detto che ci si riesca sempre, anche mettendoci tanto impegno e tanta fatica. Forse sarebbe piรน appropriato definire la fede un dono. Io sono fra quelli che cercano di non avere dubbi, non so se riuscirรฒ ma cercherรฒ. Mi auguro che anche Lei, un giorno, dopo essere andato tanto in discesa, per quello che concerne la Sue certezze, possa trovare come me la Sua salita.
Un cordiale saluto e in bocca al lupo per il Suo libro.