Per piero in campo
Povero โpiero in campoโ dovrei essere invidioso di Lei per la Sua cultura, per i Suoi latinismi, per il suo modo di scrivere forbito, scelto, inusuale per chi volesse farsi capire e quasi impenetrabile per la gente poco acculturata come me, abile nell' intervallare nel periodo con estrema accuratezza, ora il proverbio latino, ora il passo di Dante e questo, solo per sfogare la sua acredine verso la religione e i religiosi. Ho detto che dovrei essere invidioso di Lei e invece mi fa pena perchรจ penso che deve aver sofferto parecchio per esprimersi con tanto livore verso la Chiesa oppure che la chiesa Le abbia tolto qualcosa che non doveva. Non sono un bigotto e so anch'io quanto la Chiesa abbia sbagliato nel suo cammino ma ci sono due chiese: quella politica piena di tutte le contraddizioni insite nel potere temporale e quella di Cristo fatta di umiltร , misericordia e perdono Lei ne ha scelta una, quella sbagliata che fa bene a condannare ma di contro, se fosse stata una persona dotata di benevolenza dovrebbe dovuto esaltare l'altra, cosa che nelle Sue lettere non ha fatto. Le scuse che fa in risposta alle lettere riportate su questo blog non mi sembrano neppure sincere. Non me ne voglia per quanto ho scritto e se ho detto parole che possono averLa offesa o inopportune, me ne scuso sinceramente. Ora mi aspetto da Lei che utilizzi le Sue capacitร intellettive per aiutare le criticitร dell'Elba (e ce ne sono tante), negli aspetti penso culturali, a Lei piรน confacenti.
Un sincero saluto