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x Signora Ornella da piero in campo pubblicato il 28 Gennaio 2020 alle 16:06
Gentilissima Signora Ornella, a Lei devo delle scuse e quindi rompo il silenzio che mi ero imposto con un'altra filippica da merendona che spero, questa volta, non troppo indigesta almeno per Lei che si occupa di problemi culturali e socio-politici. Se avessi avuto il piacere di conoscerla, o quanto meno di sapere quello che ieri mi ha scritto sul Suo conto, tutta la risibile querelle che si è sviluppata fra di noi non sarebbe mai stata scritta. Ma forse non tutto il male vien per nuocere, ci siamo detti la nostra.e magari scopriremo che abbiamo anche qualcosa in comune. Non è mai stata mia intenzione offendere nessuno, tanto meno Lei o la Signora Loredana che pure non ho il piacere di conoscere, ma solo fare un po' d'ironia - sia pur con tutto il rispetto per ogni punto di vista - su un argomento che per qualcuno è ancora oggetto di una immeritata e comunque anacronistica riverenza (scherza coi fanti...) e per me invece è solo un residuo di tempi bui, anche molto recenti, in cui 'bisognava' per forza credere (del tipo 'credo quia absurdum') per grazia di Dio e volontà di una dispotica dittatura che ha ritardato di più di 1500 anni ogni progresso culturale e scientifico dell'umanità.  E' ancora fresco di stampa un mio nuovo libro che s'intitola appunto 'La Religione, il più grande bluff-business della storia' e, se Le interessa e non è una persona di quelle che Thomas Edison -  l'inventore della lampadina e di altri 1.093 illuminati brevetti - definiva 'irrimediabilmente religiosa', gliene spedirò con piacere una copia in omaggio, basta che mi faccia sapere l'indirizzo. Io lo considero istruttivo e anche divertente, ma naturalmente questo è un parere da Cicero pro domo sua. Qualche accenno lo troverà comunque anche leggendo quanto in appresso: sono cose che Le scrivo per giustificare un po' la mia allergia alla religione, origine della mia forse maldestra ironia in fatto di apparizioni sacre. Tutto cominciò a partire dall'assassinio di Ipazia, la prima donna-scienziato della storia, martire all'incontrario, e all'incendio della famosissima biblioteca di Alessandria che con i suoi 700 mila volumi costituiva tutto lo scibile dell'epoca, delitti di cui fu responsabile il locale Vescovo e Patriaca Cirillo. Lo cito perchè d'attualità: costui infatti, tanto per non smentire la sua santità, precorse Hitler sterminando anche tutti gli ebrei della sua città e dintorni e, saltando ai giorni nostri a proposito di religiosi assassini moderni, credo che quasi nessuno sappia, ma è piuttosto indicativo, che la pena di morte nei progressisti e tolleranti Stati Vaticani e nella Roma papalina è stata abolita nel 1969 ma ufficialmente solo nel 2001! Già Dante aveva fatto dire a san Pietro: 'In vesta di pastor lupi rapaci veggionsi da quassù per tutti i paschi: o buon principio, a che vil fine convien che tu caschi!'  Quando poi sento qualcuno che dice 'bisogna essere fieri delle nostre radici cristiane', sinceramente mi vergogno. Mi viene in mente il libro del matematico Piergiorgio Odifreddi "Perchè non possiamo essere cristiani e tanto meno cattolici" nella cui introduzione 'Cristiani e cretini' viene ricordato che una delle etimologie correntemente proposte (anche dal 'nuovo dizionario etimologico della lingua italiana' edito da Zanichelli) per la parola 'cretino' è la derivazione da  'cristiano', tramite il francese 'chrétien/crétin'. Non ero ancora in grado di capire, ma di sentire sì, quando Pio XI, per ringraziare il Duce delle vergognose concessioni ottenute con il Concordato, lo qualificava di 'uomo della Provvidenza' mentre il suo beato scagnozzo, il cardinale Schuster, addirittura aveva il becco di paragonare quello scarafaggio a Cesare Augusto, Costantino e Carlo Magno! Sa perchè lo hanno beatificato? Perchè aprendo la sua tomba dopo alcuni anni, lo hanno trovato intatto: neanche i vermi si erano avvicinati! (A parte, per la verità, che a Guanajuato in Messico si può ammirare il più grande museo del mondo di mummie naturali rimaste intatte non certo per santità). Non va neppure dimenticato che il cardinale segretario di Stato Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII, firmò con Hitler nel 1933 un concordato equivalente al nostro che - nota bene - costituì il primo riconoscimento internazionale della dittatura nazista. Quale posteriore non si liscerebbe per una comoda e lucrosa poltrona!, direbbe oggi Salvini (specialmente con riferimento a sé stesso quando si esibisce con il rosario in mano e dice che il crocifisso non si tocca per lucrare il voto di qualche ingenuo 'povero di spirito'). Per lo stesso motivo, nemmeno l'unione europea riesce a convincere i nostri pii governanti, baciapile solo per interesse, a far pagare le tasse alla chiesa sui redditi del loro immenso patrimonio! Anzi, continuano ad ingrassarla con miliardi di 8 per mille truccati di cui solo un'inezia va in opere di bene! Non c'è da meravigliarsi infine se il nostro inno nazionale recitava e recita ancora 'uniti per Dio, chi vincer ci può?' e quello nazista 'Got mit uns!', i risultati si sono visti e, guarda caso, proprio in questi giorni ricorre la memoria delle famigerate leggi razziali e loro conseguenze di quei due 'unti dal Signore' con la benedizione di ben due Papi.  Scusandomi anche per questo prolisso sfogo con vecchie cronistorie, verosimilmente già a Sua conoscenza e che quindi l'avrà forse annoiata (papa Francesco ha detto recentemente 'chi passa la vita a parlar male della religione è parente del diavolo' e non dico a che proposito perchè qui vergognarsi sarebbe poco), non mi resta che augurarle ogni bene sperando che la Sua salute migliori e, last but not least - ovviamente facendo le debite proporzioni anche perchè io non sono un tifoso - che la Juventus torni presto a vincere.  
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