Eโ arrivato il giorno della FESTA DELLโUVA la festa di tutti i capoliveresi e PINOCCHIO che era stato portato al castello percheโ aveva promesso di essere il sindaco di tutti non poteva certo mancare allโavvenimento piuโ importante dellโanno e si preparava come tutti i suoi concittadini a visitare i rioni.
Decise di iniziare a salutare i suoi paesani del FOSSO che lo avevano un poco osteggiato lo scorso giugno e lo accolse la cavalletta del gualdo che lo accompagnoโ a trovare la strega FIAMMETTA.
Questa era veramente indemoniata e pensava che PINOCCHIO avesse decretato la sua condanna a morte e comincioโ ad inveire contro lo stesso e la maledizione piuโ tenue, fu quella di augurare tre giorni di dissenteria ad ogni capoliverese che avesse comprato una boccetta del suo profumo.
Turbato e impaurito scappoโ di corsa verso il BALUARDO dove sfortunatamente per lui, LA PETIT ARMEEโ stava provando unโesecuzione e capitando nel bel mezzo di essa, ( I costumi erano bellissimi sembravano dellโepoca ), pensoโ fosse giunta la sua fine e comincioโ a correre in maniera forsennata.
Terminoโla sua corsa sulla TORRE, era davvero irriconoscibile, rosso cappone in viso, vesti strappate, capelli ritti dalla paura, con la testa coperta da un fazzoletto giallo per non farsi riconoscere, e fu qui che alcuni bambini lo scambiarono per lโartista circense CIRILLO e gli saltarono addosso chiedendogli di giocare con loro e raccontargli lโennesima barzelletta.
Era veramente stremato povero PINOCCHIO saltavano fuori bamboli da ogni vicolo, ed era ancora costretto a fuggire, era allo stremo delle forze quando giunse alla FORTEZZA , tutti i contradaioli cantavano una canzone che rievocava i ricordi della sua gioventuโ, ma come fermo la corsa stanco e con la vista annebbiata rischioโ di essere travolto da unโauto dโepoca.
Adesso era veramente troppo la sua visita era iniziata da cinque minuti e giaโ non ne poteva piuโ, decise di saltare su una vespa rossa fiammante ( in momenti di bisogno non si sta a guardare il colore delle cose ) e si rifugioโ velocemente nel castello.
Questo eโ il vero motivo percheโ nessuno lo ha visto, ma si eโ ripromesso di tornare il prossimo anno per festeggiare con i suoi paesani, rigorosamente senza fascia, percheโ questa non eโ la sua festa, e come qualcuno giustamente ha detto, non deve qui cercare visibilitaโ , ma eโ ben accetto a bere un buon bicchiere di vino con i contradaioli, e se il prossimo anno ci daraโ due soldini in piuโ, e non in meno come in questa edizione, saraโ ancora piuโ amato.
Detto questo nessuno si eโ accorto dellโassenza di PINOCCHIO, era piuโ che sufficiente la presenza di POLLICINO e qualche giovane valente a rappresentare le istituzioni, anche percheโ i rioni sono stati questโanno veramente belli e i contradaioli hanno lavorato veramente tanto.
Ha vinto il FOSSO percheโ ha avuto dalla sua, una grandissima interprete, davvero brava LORENA, e un gradissimo regista," per LEONELLO giuโ il cappello", ma tutti i rioni sono stati veramente sopra la media ed era veramente un bello spettacolo.
Un plauso allโASSOCIAZIONE G. VERDI che aveva il compito piuโ difficile, eโ riuscita ad organizzare una festa che molti, visto le divisioni e i veleni non pensavano che questโanno si potesse organizzare e invece eโ sicuramente stata tra le piuโ belle e aggreganti degli ultimi anni.
La scena piuโ bella ? sicuramente le due lacrime che ho visto scorrere sul viso di un paesano non partecipante allโentrata del suo rione in piazza; una certezza , gli assenti hanno sempre torto; e una speranza, il prossimo anno saremo molti di piuโ, percheโ noi come ho giaโ detto altre volte , a CAPOLIVERI quando siamo uniti le favole siamo soliti scriverle e non raccontarle.
ORFEO
