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GOVERNO DEL POPOLO da GOVERNO DEL POPOLO pubblicato il 20 Settembre 2009 alle 10:33
Non voglio discutere sulla sostanza della diatriba nata per una questione inerente le attivitร  scolastiche dei nostri istituti. Non conoscendo tutti i termini del problema, non essendo un esperto di scuola, mi astengo volentieri a dare un giudizio su quello che รจ piรน o meno giusto. C'รจ un direttore scolastico, c'รจ un consiglio di istituto che sono deputati a prendere queste decisioni. D'altra parte, non vedo perchรฉ un genitore non possa dire la sua o chiedere una cosa che meglio si addice alla disponibilitร  di tempo o disponibiltร  economica della sua famiglia: รจ un suo diritto. Ma la cosa che mi ha meravigliato e mi ha stimolato a scrivere questa mattina, รจ un'affermazione che un genitore della Valdana ha fatto su questo blog: """ P.S . E' basta con tutti queste polemiche........ La guerra รจ finita. E qualcuno l'ha persa. Per favore avvertite chi non lo ha ancora capito."""" Dizioni con toni di questo genere se ne leggono e se ne sentono spesso, e per questo, sembra giusto un piccolo chiarimento per restare il piรน possibile nelle regole del vivere civile. Cara signora o signore, in democrazia, รจ un diritto costituzionale chiedere, senza pretendere, esprimere le proprie opinioni, senza offendere alcuno, esprimere le proprie idee politiche qualunque esse siano. Che queste richieste o queste critiche provengano da una maggioranza politica che ha vinto, o da una minoranza che ha perso, poco importa. E' un diritto e tutti ne possono usufruire. Spesso noto, in questo blog, degli interventi dove si cerca costantemente di "bloccare" qualsiasi forma di critica con una semplice e pacata battuta, almeno all'apparenza, ma che la dice lunga sul carattere e l'educazione ( politica) del soggetto che scrive. Intolleranza ed arroganza, traspare senza ombra di dubbio, tutte le volte che qualcuno risponde ad un altro adducendo ipotetiche vittorie elettorali, anche plebiscitarie, che secondo lui, o lei, dovrebbero supportare meglio la sua tesi di contrasto. Insomma, spesso viene percepito un concetto, che agli occhi di tutti quelli che non sono schierati politicamente e che si collocano in un'area moderata e democratica, che non sta nรฉ in cielo nรฉ in terra ma che esprime con forza una filosofia arrogante e certamente poco democratica:"....noi abbiamo vinto le elezioni, voi non siete un ca@@o". Per avvalorare questa mia tesi, vorrei farmi supportare, non da una momentanea e sterile ipotetica vittoria elettorale ma, da alcuni concetti espressi, in un suo scritto, da un famoso e conosciuto personaggio che ha fatto la storia della democrazia in Italia e che qui riporto: """[...] abbiamo pensato che la democrazia fosse un regime naturale, al quale tutti, purchรฉ non coartati da qualche dittatore, si sarebbero orientati spontaneamente. Per la democrazia, che รจ il regime di tutti, occorre una โ€œvirtรนโ€ particolare, fatta di serietร  e sobrietร  negli stili di vita, di stima reciproca, di spirito dโ€™uguaglianza, di rifiuto del privilegio e rispetto del diritto, di cura per le cose pubbliche che, essendo di tutti, non possono essere preda di nessuno in particolare. Potrei continuare e sarebbe un elenco che ci farebbe venire i brividi. Lโ€™atteggiamento etico che รจ stato diffuso dappertutto e con tutti i mezzi, in questi decenni, รจ lโ€™esatto contrario di tutto ciรฒ. E ci stupiamo se avvertiamo la democrazia scricchiolare? (...) """ "Norberto Bobbio: Principi della Democrazia, 1958"
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