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Il MONELLO E IL COLONNELLO da Il MONELLO E IL COLONNELLO pubblicato il 1 Settembre 2009 alle 15:07
Caro Marchetti Una delle conseguenze più nefaste per chi ha sofferto di ideologismo acuto è la persistente tendenza a ragionare per schemi. Questo perché l’ideologia, come la religione, dovendo dare risposte su tutto e comunicarle in modo semplice a tutti, esige forme super semplificate, o schematiche di comunicazione. Una volta interiorizzato questo meccanismo, però, crea un problema: condiziona l’approccio a situazioni e fatti concreti, rendendone l’analisi molto difficile se non impossibile. Ad esempio: il Muti ha scritto un libro a difesa di amministratori di destra, quindi non può che essere di destra, e siccome la destra a Portoferraio ha perduto, il Muti “ ha avuto una batosta”. La verità è che io non sono di destra, e non ho partecipato, in nessun modo, alla competizione elettorale. Quindi non posso avere subito batoste. Si tratta, dunque, di un bell’esempio di come un ragionamento schematico, appunto, porti ad una deduzione errata. E questo è il primo punto Poi, tu caro Marchetti, critichi i pezzi che io scrivo senza pubblicarli. E’ una pratica diffusa anche in altre testate. Fai bene perché, se tu li pubblicassi, non li potresti stravolgere e quindi sarebbe più difficile criticarli. Non potresti, per esempio, dire che io svio l’attenzione della gente dai problemi seri come sanità, i trasporti , i servizi idrici ecc quando il pezzo che citi ( e critichi) termina con queste parole:” … “… bisogna liberarsi delle puttanate e a riprendere contatto con i problemi della gente . All’Elba non mancano: piazzola elicottero, servizi idrici , trasporti , sanità ecc .. oltre a quello costituito dalla della classe politica che, fatte le dovute eccezioni , ha i più di culo che di capo….” Sono certo che sei in buona fede, ma non posso escludere che, decenni di pratica politica all’interno di un partito come quello comunista, non condizionino ancora il tuo approccio alla realtà e la tua serenità di giudizio. Non è un dramma. C’è un’intera generazione che si trova in questa situazione. Tuttavia, avere difficoltà a inquadrare correttamente la realtà, per un politico, è un problema che dovrebbe essere risolto: la realtà spesse volte è complessa, così come lo sono gli sono gli uomini. Io, visto che mi tiri in ballo, sono uno che si è formato culturalmente nell’aria di sinistra libertaria, e rimango fortemente ancorato ai suoi valori. Sono certo di non averli traditi difendendo amministratori di destra innocenti, o imprenditori ( nemici di classe Lorenzo?) tutti vittime di un linciaggio da parte della sinistra. Ne’ ho tradito me stesso, non avendo nulla a che vedere con una sinistra che vede nell’avversario un nemico da annientare. Per il resto, siamo d’accordo. Per esempio, sul Parco che ha portato solo vincoli. Solo che tu il Parco lo hai voluto e io no. Sono anche preoccupato, come te, che gli uffici periferici( io li chiamo centri direzionali) vengano portati oltre canale. C’è una differenza però: tu lo hai scoperto adesso ( se non è così pubblica quando lo hai detto) e io ed Elba 2000 lo ripetiamo da 15 anni. Ecco la prova.” .. la brusca accelerata che si è voluto imprimere al processo di colonizzazione non è costituita solo dall’istituzione dal parco, ma anche dallo spostamento sul continente di tutti i centri decisionali. ( l’Elba una colonia pag 9. Ed cosmoradio 1995). Questo non è per rivendicare primogeniture od altro … ma per ricordarti che non puoi sollecitarmi su problemi che ho sollevato infinità di volte. Stessa cosa potrei dire sul ruolo svolto da Elba 2000 per sensibilizzare le forze politiche sul problema dei servizi idrici e su tutti gli altri problemi. Detto questo, riconosco volentieri che svolgi un ruolo di stimolo importante. Dovresti, però, liberarti di certi pregiudizi ideologici e metterli in un cassetto. Come hai fatto con il fazzoletto rosso che ti mettevi alla feste dell’Unità. Senza liberarti, però,dei valori della sinistra , né del baffo, anche se questo mantiene ancora una forte carica identitaria. Datti da fare [COLOR=darkblue]Giovanni Muti detto Il Monello [/COLOR]
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