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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 24 Agosto 2009 alle 6:27
RISPOSTA a ab normal Messaggio 11833 del 23.08.2009, 15:03 QUESTIONE ASA Io non credo esista un responsabile della gestione di un acquedotto che si fidi di usare acqua di una falda di pianura captata a meno di 5 metri di profonditร : sono troppi i rischi di provocare una epidemia di tifo o altre simili all'utenza. Posso anche pensare che un tempo nella piana di Marina di Campo ci fosse acqua potabile a meno di 5 metri di profonditร  ma non riesco ad ammettere che ai nostri giorni, dopo una quindicina di giorni di siccitร  eccezionale come gli attuali in cui tutti pescano tutte le acque disponibili, le falde di Marina possano mantenere un livello superiore a quello del mare. Io credo invece che se lei potesse misurare la falda oggi, durante l'eccezionale siccitร  attuale, la troverebbe sicuramente inferiore al mare e quindi sarebbe impossibile evitare l'intrusione dell'acqua salata. La qualitร  che si richiede sempre ad un servizio come l'acquedotto non รจ tanto di funzionare sempre bene esclusi i momenti critici quanto invece di riuscire superare anche le criticitร  ed anche se eccezionalissime come quelle attuali. Lei afferma comunque di aver bevuto quell'acqua ma per mรจ questa non รจ una prova sufficiente. Ad esempio le posso assicurare che in acquedotti dei quali io stesso avevo una non trascurabile responsabilitร , mai era consentito rimettere in funzione una condotta che era stata privata della pressione anche per periodi brevi, se non provvedendo prima ad energici lavaggi e alla disinfezione! Ora debbo sentire che all'Elba si chiudono e si riaprono ogni giorno le condotte colabrodo con tutta tranquillitร  e non succede alcuna epidemia! Ciรฒ significa che all'Elba si puรฒ far di tutto senza che succeda mai nulla: si puรฒ tranquillamente far bere alla gente acqua con una percentuale di boro superiore alla norma europea essendo sufficiente una deroga legislativa, si possono chiudere e riaprire condotte colabrodo senza che nulla di infetto venga aspirato all'interno dei tubi, si puรฒ star piรน che tranquilli che la condotta sottomarina non si romperร  mai e, anche se dovesse rompersi, ci sono i mezzi per aggiustarla in fondo al mare in pochissime ore e quindi non รจ necessario alcuna valida alimentazione alternativa di soccorso. Se all'Elba tutto questo ed anche altro che non conosco rientra nella normalitร  capisco benissimo che sarebbe normale anche alimentare gli acquedotti con la falda freatica cioรจ con quella falda che รจ direttamente collegata con tutti i liquidi che possono circolare a qualche metro sotto il suolo come l'acqua del mare oppure quella delle fogne. Le confesso perรฒ che in un territorio stupendo e prezioso come la sua Isola sono altri i sistemi a mio avviso da adottare. Tanto per riportare un esempio reale le citerei gli acquedotti di due cittร  distanti tra di loro una quarantina di chilometri : Padova e Venezia. Ambedue sono dotate di acquedotti che possiedono quanto di meglio si possa immaginare in fatto di quantitร , qualitร  e sicurezza dell'acqua distribuita. Ciononostante si sta ora costruendo una condotta di quasi un metro di diametro che li colleghi tra di loro. Sa cosa significa questo? Significa che sono sempre possibili inconvenienti gravi ed imprevedibili e significa che anche in questa malaugurata sorte nรฉ Padova nรฉ Venezia sono costrette a chiudere i battenti perchรฉ possono soccorrersi vicendevolmente!. Faccia i suoi confronti con la situazione dell'Elba e mi dica: cosa accade se si rompe la condotta sottomarina? Mi creda all'Elba occorre ben altro che qualche pozzo nella piana di Marina ed in tal senso io continuo a proporre di costruire subito una prima piccola parte del serbatoio da due milioni di mc di cui al progetto visibile su [URL]http://altratecnica.it[/URL]
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