[SIZE=5][COLOR=darkblue]Partecipare necesse est [/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkred]โ il Parco desidera coinvolgere i cittadini, perchรฉ non partecipano ?โ [/COLOR]
Mi auguro che la nuova Comunitร del Parco sia presto operativa e che segni un autentico cambiamento di rotta nella gestione del nostro territorio.
Non sarร facile costruire un dialogo, ne con i nostri ambientalisti piรน accesi, ne con i residui sostenitori della โsottocultura del mattoneโ, ma sarร necessario rispettare tutti i punti di vista ,senza perรฒ scordarsi che questi due estremi rappresentano ormai delle minoranze a cui va democraticamente tolto il potere decisionale.
La cosa che stupisce delle ultime cementificazioni elbane รจ che non si รจ trattato di progetti qualificanti o necessari per dare benefici a lungo termine a tutta lโisola , e anche alcuni aspetti del nuovo Water Front โferraieseโ mi sembrano meritevoli di maggiori riflessioni.
Medesima situazione per il tipo di tutela , miope e inefficace, portata avanti in questi anni da chi si รจ occupato di Ambiente.
Infatti ha ragione chi sostiene lโimportanza dei Parchi e lโappoggio dei governi europei a questi Istituti, ma se questo รจ vero , e lo รจ, dovrebbe anche domandarsi come mai il PNAT puzza ormai di cadavere da tutte le parti: allโElba, al Giglio come a Capraia.
La risposta รจ semplice: nessun Parco , in particolare su un isola, puรฒ sopravvivere senza lโappoggio e il coinvolgimento dei cittadini residenti ( Corsica docet ) .
E qualcuno dice: โ il Parco desidera coinvolgere i cittadini, perchรฉ non partecipano ?โ
Ma anche in questo caso la risposta รจ chiara: non si puรฒ venire in casa nostra , imporci un Parcop con la forza, nominare Presidenti e funzionari , obbligarci a regole senza senso , contrarie alle nostre tradizioni e, una volta che tutto รจ fatto e deciso ,dirci che dobbiamo โpartecipareโ.
Noi non vogliamo partecipare , noi vogliamo difendere la nostra terra , amarla , pulirla, gestirla in prima persona ,senza dittatori che vengono da fuori pensando di insegnarci come si fa.
Il Parco ha ancora qualche speranza di sopravvivere, ma deve cambiare regole e adattarsi alle tradizioni e alle esigenze di chi ama, conosce e vive questi luoghi da sempre.
Il Parco nellโArcipelago Toscano potrร chiamarsi Nazionale , Europeo o Mondiale ma il concetto non cambia: se non sarร governato e rispettato da chi ci abita , รจ destinato a fallire.
Oggi รจ urgente istituire delle serie regole di tutela a Mare , il problema รจ che se lasceremo la gestione dellโAMP a Tozzi e soci, questi faranno dei danni allโUomo e alla Natura ancora piรน gravi di quelli che hanno giร fatto a terra.
Personalmente sono per un drastico cambio di direzione, sia sulle regole a Terra dove a mio avviso vanno riaperte alla caccia e alla gestione dellโ uomo grosse parti di territorio, sia sulle regole a Mare , dove bisogna fare i depuratori , fermare la strage fatta da alcune tecniche di pesca professionale e dove รจ urgente valorizzare Pianosa e Montecristo come zone di tutela assoluta ma aperte al turismo.
AllโElba la piccola pesca professionale residente , ben regolata , puรฒ tornare a essere un mestiere armonico e redditizio, mentre la pesca sportiva va incentivata e controllata.
La caccia e la pesca, con educazione e responsabilitร , possono diventare eccellenti strumenti di gestione , creando ricchezza, coesione e benessere .
E non vorrei mai piรน sentir parlare di divieti alla balneazione, al diving o al diporto !!!
Non scordiamoci che la cosa piรน importante per ogni Area Veramente Protetta รจ il CONTROLLO, e solo dove cโรจ la presenza e il coinvolgimento dei cittadini residenti, questo si crea in modo spontaneo.
Dove invece cโรจ abbandono e divieto, si crea spazio per il bracconaggio e lโincuria.
[COLOR=darkblue]Marco Mantovani [/COLOR]
