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Raffaele Sandolo da Raffaele Sandolo pubblicato il 15 Agosto 2009 alle 13:33
[COLOR=blue]PARTECIPAZIONE - PROTEZIONE AMBIENTE - SVILUPPO SOSTENIBILE[/COLOR] Con riferimento al recente messaggio di Marco Mantovani, di cui apprezzo molto le intenzioni e lo spirito, vorrei fare alcune considerazioni. Nel passato, più volte, ho scritto del Parco e dei problemi della pesca, del Parco e della partecipazione dei cittadini, del Parco e delle prospettive dell'Arcipelago Toscano. In particolare riguardo la partecipazione dei cittadini, poco o niente è stato fatto sia nella fase della sua istituzione che nella fase della sua gestione/amministrazione. Negli ultimi tempi la dottoressa Franca Zanichelli, direttore del Parco, si è mossa nella giusta direzione di far partecipare i vari soggetti dell'Elba sia nell’area decisionale di progetti come pure di avvicinarsi ai cittadini: specifiche riunioni informative con persone interessate a viaggi a Pianosa e Montecristo, incontri nel territorio dei vari comuni, presentazioni nelle diverse piazze e piazzette dei paesi elbani, partecipazione a serate organizzate da associazioni o comitati o gruppi di persone interessate al bene dell’Elba, festival del camminare. Tutto questo è encomiabile ma ancora insufficiente per motivare le persone alla partecipazione. Tutti i progetti non devono calare dall’alto ma essere decisi insieme con gruppi di rappresentanza di cittadini esperti, operatori volenterosi, persone che amano l’isola e non si muovono solo per gretto interesse personale. I cittadini dell’arcipelago non vogliono semplicemente partecipare nella fase esecutiva ma intervenire prima ancora nella fase decisionale. Per questo è necessario sostituire o cambiare le regole con altre più rispettose delle tradizioni locali, della cultura elbana, delle esigenze dei cittadini, sempre nel rispetto della natura e nella salvaguardia dell’ambiente, senza cadere nell’integralismo o nel fideismo. E’ indispensabile ricordare (mai dimenticare!) che l’uomo e la qualità della vita devono essere al centro di ogni decisione e operazione. Mai andare contro l'uomo e la qualità della vita! Se l’uomo muore o viene distrutto o è costretto a fuggire ogni decisione è in partenza fallimentare e non si avrà mai una vera partecipazione tesa al miglioramento della qualità della vita umana. La natura non va mai distrutta ma resa disponibile per l'uomo, nel modo più giusto ed equilibrato. Inoltre tener presente che le imposizioni dall’alto, senza una preliminare consultazione ed eventuale modifica, non sono sentite dai cittadini e non vengono generalmente accettate. Con questo approccio lpositivo (l'uomo e la qualità della vita innanzitutto!) la caccia e la pesca come pure l’agricoltura e l’artigianato che oggi sono dei grandi problemi per il parco possono diventare straordinarie risorse per la creazione di ricchezza: arricchimento dell’anima e della vita, coesione e armonia con e fra i cittadini, miglioramento del livello di qualità dell’ambiente con uno sviluppo economico sostenibile. L’assenza di attiva partecipazione ai diversi livelli operativi e decisionali fa prevalere la disaffezione e l’incuria che generano desolazione, sconforto e sfiducia. In tale atmosfera diventa sempre più difficile promuovere la legalità e operare con rettitudine. Ogni sforzo fatto dal Parco, attraverso l’impegno e la buona volontà dei singoli per venire incontro ai cittadini non riuscirà mai a coinvolgerli completamente nel processo di tutela e salvaguardia dell’ambiente dell’arcipelago toscano. Ben venga l’intervento del Parco attraverso l’impegno di singole persone anche a livello direzionale e la loro buona volontà … ma questo potrà solo portare effetti positivi temporanei e limitati, accettati con difficoltà. Senza voler toccare aspetti più generali e istituzionali è necessario promuovere progetti presentandoli innanzitutto nelle diversi sedi dei Comuni e nelle piazze ascoltando con pazienza le varie osservazioni e prendendo le più opportune decisioni. Si dovrà procedere assieme ai cittadini, con attiva partecipazione e profonde motivazioni, per raggiungere, basandosi sulla protezione e il controllo dell’ambiente, gli obiettivi di qualità e benessere che ogni cittadino si augura e si attende. In questo periodo di crisi nazionale, che almeno per il momento tocca poco l'Elba, è necessario che tutti (soprattutto Parco e cittadini) facciano le giuste riflessioni per muoversi verso la revisione delle regole e delle metodologie di coinvolgimento, per il salto di qualità della democraza partecipativa a livello locale necessario per preparare l'Elba ad un futuro migliore.
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