Gentilissimo, Sig. Prianti, approfitto ancora della sua ospitalitร per chiederle di pubblicare un racconto inviatomi da una giovane concittadina che non vuole essere nominata ed ha chiesto di pubblicarlo a mio nome. E' ciรฒ che faccio, ma non per desiderio di apparire, come dice il caro Konrad. Non ne ho bisogno.
Racconto di una sera di mezza estate
Era una piacevole serata estiva, di quelle fresche e ventilate che rasserenano dopo la canicola diurna, cosรฌ decisi che potevo occupare il mio tempo in maniera costruttiva e ho deciso di assistere al consiglio comunale indetto dalla โnuovaโ amministrazione di Capoliveri. Il mio amato paese, cosรฌ unico e particolare che vi possono accadere cose al di lร della normale immaginazione. Ecco cosa รจ successo, io mi sono fatta una mia idea e poi voi, se avrete voglia di leggermi, potrete farvene una vostra: verso le dieci meno dieci, con il mio abituale ritardo quando sono spettatrice, arrivo in prossimitร del municipio e sento che il segretario comunale sta facendo lโappello, e qui la prima sorpresa.. manca il numero legale dei rappresentanti in consiglio, cosa un poโ strana per una maggioranza neoeletta, ma ancora plausibile, comunque mi sono guardata intorno per farmi unโidea di chi ci fosse e chi no (avevo sentito solo lโultima parte dellโappello) e qui ho avuto la sorpresa piรน grande; era presente la minoranza nella quasi totalitร , compreso il capogruppo che a detta di tutti se si fosse trovato allโopposizione non avremmo piรน visto, in compenso mancava il sindaco e buona parte fra i suoi assessori e consiglieri, insomma la maggioranza, preposta ad amministrare il paese attraverso le decisioni prese sui punti allโordine del giorno in consiglio comunale (punti che loro stessi presentano). Devo dire che sono uscita frastornata, non riuscivo a riordinare le idee, a mettere logicamente in uno stesso pensiero i fatti: come si potesse allo stesso tempo presentare un elenco di cose che secondo loro meritano di essere fatte o cambiate e non presentarsi a votarle, lโentusiasmo della campagna elettorale con cosรฌ tanta voglia di cambiare, di fare, di dare nuovo slancio allโeconomia e il loro comportamento attuale, irrispettoso e deludente nei confronti di ogni cittadino. Mentre cercavo di darmi una spiegazione plausibile su quanto successo fuori รจ arrivato un assessore il quale alla interrogazione di una cittadina, probabilmente spiazzata quanto me dallโaccaduto, ha risposto mi hanno inviato un sms allโuna che diceva che il consiglio era spostato di 40 minuti. Ed ecco la spiegazione, in deroga alle leggi che stabiliscono la comunicazione scritta a tutti i consiglieri del luogo, della data, dellโora e dellโordine del giorno; ignorando la possibilitร di modificare una o piรน di queste cose purchรจ lo si faccia per iscritto e tutti i consiglieri ne siano informati almeno 24h prima, i nostri amministratori per le loro esigenze avevano spostato il consiglio comunale (tra lโaltro senza avvertire lโopposizione) con le stesse modalitร con cui si sposterebbe la partita di calcetto con gli amici del lunedรฌ sera. Io non ho finito di trarre le mie conclusioni, non sono ancora sicura se questo sprezzo delle istituzioni democratiche e delle loro regole sia dovuto al fatto che tutte quelle belle parole di un paio di mesi orsono fossero solo parole vuote di significato e lโentusiasmo dimostrato fosse relativo a qualcosa che non puรฒ essere palesato, nรจ in campagna elettorale nรฉ mai, se il rilancio dellโeconomia non fosse quello locale maโฆ , oppure da pura e semplice ignoranza, in ogni caso รจ un comportamento indegno e offensivo nei confronti di questo paese che, a parole, dicevano di amare tanto.
