Le peripatetiche, a mio parere, sono più serie della Moby Lines.
Avviene quindi che se una persona avvicina una peripatetica per domandarle il costo della sua prestazione professionale non si senta rispondere : “ fammi vedere quale è lo stato di erezione del tuo membro dopodiché deciderò la tariffa; se l’erezione è ben visibile ( il desiderio ) la tariffa raddoppierà, se l’erezione è nei termini della normalità ( bazzottismo ) la tariffa sarà più contenuta, magari ti regalo il preservativo e mi paghi solo le spese vive ( tipo i biglietti regalati, si fa per dire, dalla Moby ).
Essendo ora vicina la Pasqua la possibilità ed il desiderio di portarsi all’ isola Verde & Blu si fanno più intensi. Ed immediatamente, come un riflesso Pavloviano, il prezzo del traghetto Moby quadruplica mentre quello della Toremar raddoppia solamente.
( in raffronto ai prezzi dei giorni “ normali “ )
Ma vi sembra giusto tutto ciò? Sarebbe come se le ferrovie dello stato quadruplicassero il costo dei tragitti in occasione di popolari festività, di migrazioni balneari, di avvenimenti sportivi , etc etc. Il costo delle ferrovie è identico, dal lunedì alla domenica, il giorno di Natale, ogni santo giorno dell’anno. E perché mai i collegamenti marittimi devono seguire il calendario o la necessità ed il desiderio di voler lasciare o tornare in continente?
Tutto ciò sembrerebbe incredibile, invece è solo la nuda verità. Il misfatto nacque e si concretizzò quando si impedì ad un gruppo di nobili elbani ( nobili d’animo e di intenti ) di creare la terza compagnia di navigazione che avrebbe sparigliato lo strapotere della Moby, l’abulia della Toremar ed il suo palese disprezzo per gli utenti.
La terza compagnia, di formazione elbana o no, avrebbe portato un vero autentico servizio all’economia dell’isola e fu pervicacemente e continuamente bocciata. Da chi ? Dall’unica autorità che aveva il potere di farlo, dalla cosiddetta Autorità Portuale ( proprio quella che fa e faceva solo gli interessi di Piombino ) il cui Presidente, Comandante Tabani, era stato eletto a quella carica dal reggente Partito Comunista, reggente le sorti di tutta la regione e con un occhio particolarmente attento agli interessi dei suoi sponsor economici, quali Vincenzo Onorato.
Lo stesso Vincenzo Onorato che, in una cena a casa sua di tanti tanti anni or sono, mi chiese con insistenza di farlo incontrare con l’ Onorevole Fini per il quale anche lui nutriva simpatie e del quale condivideva le idee. Forse lo disse per compiacere le mie ben note tendenze politiche, da perfetto padrone di casa, per mettere a proprio agio l’ospite. O forse lo fece perché il suo disegno era quello di comperare il pane da due forni diversi, qualsiasi cosa accadesse. Non è da gentiluomini mettere in piazza quello che si dice in una conversazione fra amici ma io non posso più considerarmi amico di una persona che in maniera così violenta, aggressiva e volgare, profittando della condiscendenza dei poteri politici, danneggia in maniera così grave tutta l’economia elbana.
Ma l’ Onorevole Mussi, con il quale Vincenzo Onorato condivide il tavolo d’onore in occasione delle cene pre-elettorali, non ha nulla da dire ? Non gli bruciano fra le mani quei soldi che Vincenzo Onorato gli elargisce per la sua campagna elettorale e che sono rubati a tutti gli utenti ? Non sa che si tratta di riciclaggio di danari estorti ?
Invio questa nota al Ministro Bersani, come suggeritomi da Sergio Rossi. Gli invierò anche la rassegna stampa di tutti gli avvenimenti che hanno visto la Moby principale attrice negativa degli avvenimenti legati alla navigazione del canale. La condizione di monopolio è conclamata, il furto a danno dei cittadini palese.
