[SIZE=4][COLOR=darkblue]Portoferraio, 3 agosto 09, ore 8,05. [/COLOR] [/SIZE]
Una pioggia violenta quanto imprevista si รจ abbattuta sullโisola fregandosene bellamente di quanto asserivano le previsioni di Sky e di Internet.
Turisti e residenti si sono visti costretti a cercare rifugio nei bar o sugli ingressi dei negozi giร aperti.
Col passare dei minuti, le poche gocce iniziali si sono trasformate in un acquazzone consistente lavando via il sudario di polvere che avvolgeva la cittร .
Trovandomi sotto il tendone del bar Certosa mi godevo placidamente lo spettacolo quando, con un boato da spavento, un tombino distante poco piรน di un metro ha cominciato ad eruttare getti di acqua fetida misti a conglomerati di detersivo e materiale non ben identificabile per la forma anche se inconfondibile per lโolezzo che liberava nellโaria.
Un tedesco ha imbracciato la fotocamera per immortalare lโinusuale spettacolo.
Ad un tratto mi ha guardato con aria interrogativa e ha chiesto: โ Cosa essere ?โ
Ho risposto prontamente: โ Piccolo soffione boracifero.โ
โ Come a Larderello?โha mormorato lui sgranando gli occhi.
โ Esattamente. Solo che da noi il fenomeno si verifica unicamente quando piove. Forse dipende dallโescursione termicaโฆโ
Dalla porta a mare รจ arrivato un corteo di persone vestite alla maniera araba, costrette a sollevare i caffettani per non insozzarne gli orli.
Guidava il gruppo un emiro dannatamente ricco visto il megayacth che lo ospitava, un castello galleggiante di quattro piani spalmato su settanta metri di lusso assoluto.
Alla vista del getto putrido che oramai raggiungeva un metro di altezza, il grande personaggio si รจ bloccato interdetto, ha fissato lo strano fenomeno per alcuni minuti poi, a detta dellโinterprete che lo scortava, ha esclamato: โ Salpiamo subito le ancore. Noi campiamo coi pozzi di petrolio, mentre qui cercano di ucciderci coi pozzi di cacca!โ ๐
