Cara Linda, se vai sul sito del Comune i criteri di assegnazione dei punteggi sono pubblicati nell'apposito regolamento.
E purtroppo non รจ precisamente come pensavi tu: i genitori disoccupati prendono solo 2 punti (ciascuno, se lo sono tutti e due).
Cosรฌ come prende solo 1 punto una madre incinta.
La situazione economica conta solo se hai un ISEE inferiore a 4.500 Euro annui, come dire che se ne hai 4.500, da qual punto di vista (economico, appunto), puoi ancche permetterti la babysitter.
Quello che poi segnali tu, in merito alle "inevitabili" (aggiungo io) illazioni della gente circa le situazioni familiari, credo che sia provocato dai 7 punti assegnati con riferimento al nucelo familiare anagrafico monogenitoriale. Purtroppo qui รจ la definizione che รจ infelice, poichรฉ non esiste il nucleo familiare anagrafico; esiste la famiglia anagrafica. Per quest'ultima รจ elemento discriminante la convivenza, e questi controlli non li fa la Guardia di Finanza ma il Comune. Probabilmente non sarebbe sbagliato rendere tale controllo sistematico per chi iscrive il bimbo al nido.
Ad ogni modo ecco i punteggi:
[SIZE=1]Orfano di entrambi i genitori
40
Orfano di un genitore; riconosciuto da un solo genitore;
15
Nucleo familiare anagrafico monogenitoriale
7
Per ogni minore convivente di etร inferiore a 3 anni al 31 dicembre dellโanno in corso, non frequentante il nido
6
Per ogni minore convivente di etร inferiore a 3 anni al 31 dicembre dellโanno in corso, frequentante il nido
3
Per ogni minore convivente di etร non inferiore a 3 anni e inferiore a 6 al 31 dicembre dellโanno in corso
2
Per ogni minore convivente di etร non inferiore a 6 anni ed inferiore ad 11 al 31 dicembre dellโanno in corso
1
I.S.E.E.del nucleo familiare inferiore ad โฌ 4500,00
13
Per ogni componente il nucleo familiare con invaliditร certificata non inferiore al 74%
15
Madre convivente in stato di gravidanza
1
Per ogni genitore impegnato in attivitร lavorativa di carattere autonomo, subordinato o parasubordinato con orario medio superiore a 34 ore settimanali, anche con contratti a tempo determinato o atipici che siano in vigore al momento della presentazione della domanda e almeno fino al 31 maggio dellโanno successivo
6
Per ogni genitore impegnato in attivitร lavorativa di carattere autonomo, subordinato o parasubordinato con orario medio superiore a 24 ore settimanali, anche con contratti a tempo determinato o atipici che siano in vigore al momento della presentazione della domanda e almeno fino al 31 maggio dellโanno successivo; insegnanti a tempo pieno per piรน di sei mesi
5
Per ogni genitore impegnato in attivitร lavorativa di carattere autonomo, subordinato o parasubordinato con orario medio uguale o superiore a 18 ore settimanali, anche con contratti a tempo determinato o atipici che siano in vigore al momento della presentazione della domanda e almeno fino al 31 maggio dellโanno successivo; insegnanti a tempo parziale per piรน di sei mesi
4
Per ogni genitore impegnato in attivitร lavorativa di carattere autonomo, subordinato o parasubordinato, anche con contratti a tempo determinato o atipici che siano in vigore al momento della presentazione della domanda e almeno fino al 15 settembre dellโanno in corso
3
Per ogni genitore iscritto al Centro per lโImpiego come disponibile al lavoro, e per il quale non sia stato sospeso lo stato di disoccupazione
2[/SIZE]
Alla fine di questa "rassegna", vorrei fare una considerazione ulteriore che, secondo me, meriterebbe l'approfondimento da parte di chi ci amministra:
il sistema, assolutamente corretto e giusto in punto di equitร , di prendere a riferimento, per la fornitura di servizi, la situazione economica dei richiedenti, incontra un limite laddove determinate soglie permettono ad alcuni di accedere a tutte le prestazioni agevolate, e ad altri di non accedere ad alcuna. Infatti anche dette prestazioni rappresentano un valore, e alla fine si rischia che, chi in origine ha una situazione piรน disagiata, alla fine per il fatto di poter usufruire di molti servizi si trova a stare molto meglio di chi guadagna solo pochi euro in piรน ma si deve pagare tutto afferendo a strutture private. So di alcuni Comuni ove sono state fatti studi e sperimentazioni proprio al fine di valutare il beneficio dei singoli servizi, e tenerne conto in caso di richiesta di ulteriori prestazioni agevolate, in modo da distribuire in maniera piรน equa le risorse pubbliche a tutti quanti ne abbiano bisogno, e non solo e sempre ai soliti.
cordialmente
Renato
P.S.
Io ho fatto domanda al nido quest'anno per il mio bimbo; probabilmente a fine anno avrรฒ un ISEE molto basso, poichรฉ mi sono ritrovato tutt'a un tratto disoccupato dopo anni di lavoro pubblico.
Mia moglie รจ insegnante precaria.
Stando cosรฌ le cose, i punti per il nido sono davvero pochissimi e mio figlio รจ giunto lontanissimo dalle posizioni utili.
Io spero di risolvere la mia situazione lavorativa entro l'anno, anche perchรฉ altrimenti sono davvero cavoli amari; cosรฌ come mia moglie spera di ricevere una chiamata per supplenza annuale. Ma come faremo col bimbo se le cose, dal punto di vista lavorativo, si aggiusteranno?
