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Leggo solo ora il messaggio del 21 u.s. con il quale il sig. Paternò mi accusa (ma in effetti la critica è rivolta all'istituzione APT) di aver lasciato irrisolti ben 127 reclami di turisti che denunciavano inadempienze contrattuali da parte di imprenditori economici elbani. E' appena il caso di premettere che il ritardo o la mancata risposta a pratiche pervenute ad un ente di diritto pubblico integra la fattispecie del reato di omissione di atti d'ufficio, perseguibile a norma di legge e giova altresì precisare che negli anni della mia direzione non è mai parvenuto all'APT alcun avviso di garanzia. Mi preme inoltre assicurare che non solo i reclami, ma anche le semplici segnalazioni al servizio "SOS turista", erano oggetto di particolarissima attenzione, erano affrontate con estrema decisione. Paternò sostiene di poter dimostrare l'accusa di condotta omissiva. Lo invito a farlo al più presto perchè l'argomento non è di poco conto.