Gio. Nov 20th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
Yuri da Yuri pubblicato il 21 Luglio 2009 alle 9:09
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]Da pochi minuti è uscito un interessante articolo su Elbareport. Un commento a caldo quindi, anzi, a caldissimo... Naturalmente, a titolo strettamente personale.[/COLOR] [/FONT] Se non ci fosse stata, da sempre, un’assurda preclusione “per principio” a qualunque forma di dialogo o confronto, se non si fosse tacciato di incompetenza chiunque prospettava visioni anche minimamente discordanti con il Sacro Verbo Ambientalista Ufficiale, la realizzazione di un’efficace Area Marina Protetta dell’Arcipelago Toscano sarebbe probabilmente cosa fatta da anni. Evidentemente, però, la saggia constatazione che il mutamento degli equilibri politici, e, non ultima, la maggiore difficoltà nell’occultare sapientemente i dati sgraditi dovuta alla maggiore accessibilità degli stessi via internet avrebbe inevitabilmente portato a conseguenze poco piacevoli, ecco che, pur tardivamente e con molti se e ma, anche gli amici di Legambiente decidono di scendere a più miti consigli. Difficile pensare di riuscire a tagliare l’arrosto quando si tiene il coltello dalla parte della lama, specie se non ci si è riusciti quando si aveva in mano il manico… La cosa buffa è che quando io sostenevo che le distanze avrebbero potuto assai facilmente accorciarsi, e che anzi le posizioni “di fondo” erano del tutto simili, c’è chi s’incazzò come una triglia, ritenendo impossibile mischiare il Sacro (la giungla di Comandamenti derivante da milioni di farseschi Congressi, Convegni, Direttive delle più strampalate sigle del parassitario avanzato politico-sponsorizzato-pseudo-ambientalista mondiale) col Profano (il semplice “buon senso” derivante dalla conoscenza diretta e “popolare” delle problematiche locali). In buona sostanza, Mazzantini propone di istituire, sic et simpliciter, un’Amp limitata alle isole “minori”, rimandando l’ampliamento a Elba e Giglio a tempi migliori. L’idea è interessante. In effetti, non potrebbe che migliorare la situazione: una cosa è “aprire”, anche parzialmente, regolamentando in modo intelligente e sostenibile delle aree attualmente chiuse, un’altra è porre vincoli stupidi in aree attualmente “aperte”. Certo, il mio ideale sarebbe di eliminare le numerosisime assurdità che caratterizzano le attuali leggi sulle Amp, consentendo così anche a Elba e Giglio di fruire dell’indispensabile tutela che meritano. Niente divieti di balneazione, niente “autorizzazioni” iper burocratiche… insomma, le solite cose che ho già detto (e che sono state riprese quasi in toto dalla CDP, nell’ultima formulazione presentata al Ministero..). Ma potremo riparlarne in seguito, se la logica del muro contro muro dovesse, come spero, attenuarsi: intanto, cercheremo il modo per ottenere il famoso decreto anti-strascico che da solo varrebbe tre quarti dell’intera opera . Vediamo quindi cosa si potrebbe fare nell’immediato: se si deve scegliere, bene sarebbe porre delle fondamenta solide. Quindi, in primis: via i divieti “assoluti” delle zone A (ingresso, balneazione, snorkeling, navigazione “ecologica”, ormeggio, ripopolamento attivo, barriere antistrascico, restauro ambientale) che, semplicemente, devono passare da “vietati” a “regolamentati” (o “autorizzati”, come dice la normativa: ma è parola ambigua che proprio non mi piace). Attenzione: non si tratta di diminuire la protezione, ma, al contrario, di aumentarla! Infatti questo permetterebbe, a Pianosa e Montecristo, di mantenere vincoli elevatissimi, lasciando a “zona A” gran parte delle acque attualmente protette, pur consentendo al contempo attività non invasive in modo contingentato. Una serie di zone B, sempre regolamentate ad hoc, consentirebbe l’attività subacquea e un moderato, eventuale, diporto nautico. Certo, occorre però uscire da certe logiche… insomma, sarebbe ora di smettere di definire “regole chiare e semplici” cose come le 19 pagine word del regolamento dell’Amp di Portofino (atto istitutivo e prezziario esclusi), vantare i “due milioni e mezzo di turisti” delle cinque terre omettendo che decuplicano la popolazione residente e che in buona parte i liquami prodotti finiscono in mare (e poi l’Elba è un inferno ipersovrasfruttato..), bearsi, con atteggiamento ben poco “popolare e di sinistra” del “turismo vip” di Tavolara e della Costa Smeralda, dove i prezzi delle famose boe intelligenti sono stati “inibiti alla prenotazione via internet per i prezzi particolarmente alti” destinati a “barche comprese tra i 50 ed i 130 metri” (Elbareport, 20.08.2008). Magari si potrebbe anche evitare di sponsorizzare apertamente l’assurda decisione di “obbligare” i Sindaci (ma anche i Presidenti di Regione e Province!) ad un’inutile quanto improbabile presenza fisica alle riunioni della CDP, impedendogli di delegare a persone qualificate e di fiducia la rappresentanza dei Cittadini… In buona sostanza: cominciare ad ammettere che nelle attuali Amp qualcosa non funziona, e che è necessario e possibile mettere mano a una seria riforma, sarebbe certamente il modo migliore per velocizzare i tempi, come ormai quotidianamente Tozzi&Mazzantini invitano a fare. Fra l’altro, un milione e mezzo di euro (sempre se ci sono ancora…e attenzione che facilmente saranno gli ultimi…) attendono polverosi nelle casse del Pnat di essere SPESI BENE, investiti in boe certamente “stupide” ma utili, materiale informativo, monitoraggio scientifico e, soprattutto, mezzi di sorveglianza continui ed efficaci che garantiscano il rispetto di norme semplici e gestibili. Timbri, carte bollate, misurazioni della curvatura degli ami e distinzioni fra “residenti” e non (questa è mitica: a Portofino, sono considerati “residenti” solo “i soggetti residenti nei comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure ALLA DATA DI ISTITUZIONE dell’area marina protetta (1999)”: si va ad estinzione! Mio figlio di 9 anni sarebbe quindi un “non residente” che non potrebbe venire con me a bolentino, essendo ovviamente impossibile dimostrare che fosse già “residente” quando non era ancora nato…) non aiutano l’ambiente: mandiamoli in definitivamente in pensione e difendiamo seriamente il nostro futuro. 😎
... Toggle this metabox.